Giu 11
10
Diciamolo senza timore alcuno. Un risultato, i Referendum l’hanno già ottenuto: compattare il fronte delle forze reazionarie, anti-moderniste ed anti-liberali del Paese.
Fascisti, comunisti, cattolicisti omofobi e neonazisti lefebvriani ed antisemiti, infatti, sono tutti schierati a favore del Si. Tutti.
Ragioni etiche, dunque, e non solo opportunistiche, impongono ai galantuomini, ai democratici e ai liberali, il dovere di astenersi dal partecipare ai Referendum.
L’Italia peggiore non può vincere.
«L’acqua e l’energia devono essere gestite da un ente pubblico che ne assicuri il prezzo stabile e la gratuità ai cittadini bisognosi», dunque Sì ai questi sull’acqua e «un ‘Sì’ al quesito sul nucleare, tecnologia obsoleta e pericolosa, che già si sta dismettendo nel resto d’Europa», firmato: Forza Nuova.
«L’acqua integra il diritto alla vita, è il bene comune per eccellenza. Immaginare di viverla come una qualunque merce, immaginare processi di privatizzazione è un delitto contro il diritto dei popoli» (1). «Ne sono certo il giudizio del popolo italiano sarà netto: un sì per l’acqua pubblica, un sì per impedire che gli affaristi riportino il pericolo nucleare», firmato: Nichi Vendola.
No all’Italia fasciocomunista ed anti-liberale.
No alla superstizione e al Medio Evo.