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Ascoltate, ascoltate (io ne avevo parlato qui).
Tags: Andamento debito pubblico con centrodestra e centrosinistra, Oscar Giannino, video
This entry was posted on Settembre 22, 2011 at 6:44 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Posted in Cronaca e Società Economia Politica by camelot 8 Comments
C’è da dire che una cosa è governare con la recessione mondiale, un’altra cosa è farlo in un periodo di congiuntura economica favorevole.
Nel primo caso il PIL cala (dunque anche incassi statali), ma la spesa rimane invariata, dunque cresce il debito, come è accaduto nel 2009.
Secondo me non si può fare un confronto solo a livello politico perchè i periodi in cui il centrodestra ha governato sono anche stati periodi più difficili dal punto di vista economico. E’ normale che in un contesto di crisi internazionale (come nel 2001 o nel 2008) la spesa pubblica tenda a crescere – ma questo succede ovunque.
Risposta a Michele e Flash:
Non ci si può prendere per il culo: se si fossero fatte le privatizzazioni, come era previsto nel programma del Pdl, nonostante la crisi il debito sarebbe diminuito. Inoltre, la spesa corrente continua ad aumentare.
Cam ma a me non è chiara una cosa. Perchè il pdl non fa le privatizzazioni?
Perchè non procede alla riforma delle pensioni? Insomma perchè non fa tutto quanto promesso?
E’ una questione di voti?
Risposta ad Antonio:
La riforma delle pensioni non viene fatta perché la maggior parte dei pensionati, tra il 52 e il 56%, risiede al Nord (in Lombardia, Piemonte e Veneto); e la Lega pensa che le costerebbe voti. Quanto alle privatizzazioni e alle liberalizzazioni, ci si deve intendere. Tremonti, da inizio legislatura ha boicottato Berlusconi; si è occupato esclusivamente della tenuta dei conti pubblici nel breve periodo perché, se avesse fatto riforme di sistema e ridotto il debito, se ne sarebbe avvantaggiato Berlusconi in termini di immagine, e ciò ne avrebbe prolungato l’esistenza politica; cosa che Tremonti, che sognava di succedergli, non poteva permettersi. Questa è la ragione principale di tutto. Anche se da sola non basta a spiegare quanto non si sia fatto. C’è anche la scarsa lucidità di Berlusconi e il fatto che buona parte degli esponenti del governo, con ogni probabilità, non è che abbia proprio cultura liberale e fiducia nel mercato e nel privato.
Governo risparmiatore cercasi
Risposta a marcopedroni:
Ovvio.