Ott 11
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Il già condannato in primo e secondo grado per diffamazione, e poi salvato dalla prescrizione (cui avrebbe potuto rinunciare, se solo fosse stato innocente), Maicol Travaglio, è stato nuovamente rinviato a giudizio.
E indovinate per cosa: diffamazione a mezzo stampa.
La sua specialità.
Tags: Diffamazione, Le condanne di Marco Travaglio, Marco Travaglio
This entry was posted on Ottobre 7, 2011 at 6:51 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Posted in Cronaca e Società by camelot 17 Comments
Brucia parecchio quando attacca il puttaniere col tacco,eh?Di certo non potrà avvalersi delle tante leggine ad hoc che il Parlamento di questo paese confeziona per salvare le chiappe del nanetto
Risposta a willy:
Primo. A me del puttaniere succitato frega meno di niente. Secondo. Già si è avvalso della prescrizione come un D’Alema, un Andreotti ed un Berlusconi qualsiasi: e grazie a questo conserva la fedina penale immacolata. Terzo. È stato rinviato a giudizio per diffamazione a mezzo stampa, perché ha scritto cose calunnione su persone che col Cav. c’entrano come i fichi a merenda.
Ritenta, sarai più fortunato.
Ma rinviato a giudizio non significa condannato!!! Cam che fai il giustizialista?
Un giornalista come Marco Travaglio che scrive migliaia di articoli, se riceve qualche querela ci può stare.
Senza contare il fatto che è una spanna sopra tutti gli altri giornalisti piaccia o no!!!
Risposta a Vincenzo:
Che finanche lui sia innocente fino a prova del contrario e a sentenza definitiva di condanna, è pacifico (anche se per i suoi fan, anche solo un avviso di garanzia corrisponde a colpa certa!). Che sia, però, un diffamatore abituale, dovrebbe essere noto a tutti. Inoltre, si è salvato, in un caso, grazie alla prescrizione (contro cui si scaglia sempre); e in quella situazione, due giudici, quello di primo e quello di secondo grado, ebbero a concordare sulla sua colpevolezza perché aveva riportato un documento in modo deliberatamente manipolato, onde indurre in errore il lettore. In ultimo, non è un giornalista: è un militante politico e un baro.
Travaglio sarà anche un baro, ma basta vedere il livello di giornalisti come Belpietro, Sallustri, Ferrara per farne un gigante
Risposta a Vincenzo:
Assolutamente no. È solo uno cui interessa il danaro, e per farne è disposto a tutto: innanzitutto a violare il codice penale. Niente a che vedere con l’attività sacra dei giornalisti.
Travaglio è uno che fa giornalismo riportando pezzi di documenti provenienti dalle inchieste giudiziarie …I veri giornalisti erano quelli che la notizia andavano a scovarla e che anticipavano o addirittura provocavano le inchieste della Magistratura…
Risposta a Bonald:
Ancora. Un giornalista non si limita a fare copia/incolla di atti giudiziari.
Concordo col tuo giudizio su Travaglio – “E’ solo uno cui interessa il denaro”.
Detto questo, che altro c’e’ di nuovo? Credi davvero che Belpiero, Sallustri, Feltri e altri lo facciano per devozione? In un certo senso, ammiro Travaglio come del resto ammiro tutti, o quasi tutti, coloro che qui in America chiamano “hustlers” (credo che in Italia si chiamino faccendieri, ma non ne sono sicuro).
Li ammiro davvero perche’ e’ gente magari senza tanti scrupoli ma chiaramente in gamba.Riescono a trovare un filone d’oro e usano le loro capacita’ per sfruttarlo. I filoni d’oro di Travaglio sono stati Berlusconi, la Casta e i suoi esponenti e lui li sta saggiamente e alacremente sfruttando.
Se ogni tanto ci scappa qualche rinvio a giudizio… be’, that’s the cost of doing business.
Risposta a Leo:
Certo, è bravo a far quattrini. Ma viola la legge: sia perché diffama abitualmente, sia perché, in nove casi su dieci, pubblica atti coperti da segreto istruttorio (il che è un’infrazione al codice penale). Inoltre, non fa giornalismo (al pari di altri): fornisce opinioni, sulla base di pochi fatti, e i giornalisti – quelli veri – dovrebbero astenersi dal farlo. In ultimo, anche quando non diffama, non riesce a fare a meno di insultare le persone di cui scrive.
Risposta a Leo:
Certo, è bravo a far quattrini. Ma viola la legge: sia perché diffama abitualmente, sia perché, in nove casi su dieci, pubblica atti coperti da segreto istruttorio (il che è un’infrazione al codice penale). Inoltre, non fa giornalismo (al pari di altri): fornisce opinioni, sulla base di pochi fatti, e i giornalisti – quelli veri – dovrebbero astenersi dal farlo. In ultimo, anche quando non diffama, non riesce a fare a meno di insultare le persone di cui scrive.
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Hai scritto 3 cazzate in un post.
Quando Travaglio ha pubblicato atti coperti da segreto istruttorio?
Travaglio a differenza di altri giornalisti (meglio servi) scrive la verità dei fatti e non opinioni. Altrimenti a questo punto sarebbe sommerso dalle querele.
Quanto agli insulti alle persone…senti chi parla!!!
Questa è l’Italia cari ragazzi. Gente che ancora paragona Travaglio ai vari Sallusti, Ferrara, Belpietro, Minzolini. Avete visto tutti che figura hanno fatto Ferrara e Belpietro (per non parlare di Sgarbi). E questi sarebbero i veri giornalisti secondo cam.
E ho detto tutto
Risposta a Leonardo:
Raccontati le cose come più ti aggrada: non mi interessa il punto di vista delle persone plagiate e prive di capacità di giudizio. Si meritano la propria condizione di minorità.
Raccontati le cose come più ti aggrada: non mi interessa il punto di vista delle persone plagiate e prive di capacità di giudizio. Si meritano la propria condizione di minorità.
Infatti la gente ha capito chi fa informazione e chi no. E i dati d’ascolto stanno li a dimostrarlo
Risposta a Leonardo:
Senz’altro.
Intervengo poco in questo blog e non certo perchè è di destra. Anzi, proprio perchè è di destra mi sembra corretto per una sana discussione che sia bilanciata anche da qualche voce contraria, così, tanto per far sentire tutte le campane. A differenza di chi pontifica oggi in televisione senza contraddittorio, se era questo il risultato cui aspiravate. Detto questo, credo che non ci sia bisogno nè che sia necessario essere di sinistra per far questo. Ammetto che qui, Camelot, siamo a casa tua in un certo qual senso e certi ospiti possono risultare sgraditi, ma se pretendi che tutte le discussioni siano impostate come le tue risposte uniche e vere, allora faresti meglio a scrivere questo diario (questo vuol dire blog, in fondo) e dire chiaramente che chi non la pensa come me è inutile che scriva, risponderò di conseguenza. Ti conviene bannare tutti, me compreso per questa critica, che io ritengo comunque doverosa e fatta nei limiti della buona educazione. Infatti non ti definisco un baro nè un manipolatore di notizie che infrange il codice penale, ecc. ecc.. Se si fa per instaurare una discussione ben venga ma non fare la morale agli altri offendendo gli altri: non so quante chanches avresti in un confronto con lui magari anche in TV. Qui sei apparentemente al riparo di qualche critica ma non certo di altrettante possibili querele. Nel post fai delle affermazioni anche troppo gratuite, descrivendo una persona che a te non sta simpatica anzi forse la odi più che la invidi. Affermazioni o giudizi (chi sei per tranciarne di così forti?) non supportate da fatti e riscontri ma solo per sentito dire o letto dalle tue fonti preferenziali che tutti noi immaginiamo quali possano essere. Se accusi una persona di non essere un giornalista secondo la tua visione (chi sarebbe un giornalista oggi, allora?), lasciami dire che neppure i tuoi scritti possano essere paragonati a tanto, non è giornalismo neppure il tuo. E’ solo l’espressione di un pensiero che non ha alternativa ad essere espresso. E smettiamola di fare di tutta un’erba un fascio (carina questa, vero?) Però mi sembra che i tuoi copia e incolla ed i tuoi insulti siano autentici.
Risposta a massimo1:
Immagino tu abbia una cotta per lui; immagino tu lo veneri. Io no, come non venero altri.
Ciò premesso, per me non è un giornalista – sarò libero di dirlo, visto che leggo i suoi articoli ogni giorno e parlo, dunque, con cognizione di causa?
In secondo luogo, non è colpa mia se infrange il codice penale; se ha migliaia di querele per diffamazione sul groppone; né può essere imputato a me il fatto che dei giudici, ho detto: DEI GIUDICI, l’abbiano condannato in sede penale – in primo e secondo grado – perché aveva manipolato un documento al precipuo scopo di diffamare Previti ed indurre in errore il lettore (è tutto documentato, i link sono in questo mini post; troverai le motivazioni delle sentenze di primo e secondo grado); né può essere attribuito alla mia responsabilità il fatto che si sia salvato, da una condanna definitiva, grazie alla stessa prescrizione contro cui, dovresti saperlo, si è sempre e solo scagliato; dimostrando di essere solo uno dei tanti che predica bene, quando le cose riguardano terzi, e razzola male, quando le cose lo riguardano in prima persona.
Se, poi, per te queste cose non significano alcunché, fatti tuoi. Non miei.
In ultimo: io non odio alcuno. Anche perché per odiare bisogna, prima di tutto, stimare 😉
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