Autolapidazione
Una crisi economica di vasta portata dovrebbe essere, per una nazione, innanzitutto un’occasione per ripensarsi, rinnovarsi, correggere gli errori del passato e rinascere: una palingenesi; liquido amniotico.
La voglia di misurarsi con nuove sfide e vincerle; e, perché no, finanche una certa dose di irragionevole ottimismo, poi, dovrebbero accompagnarla: essere carburante per lottare, endorfine per avere ancora fame di vita (Stay Hungry, Stay Foolish, ripetono in tanti in queste ore senza aver capito che è un inno alla vita precaria, all’incertezza elevata a rango di status symbol: l’unico che valga la pena possedere).
Da noi, invece, dominano la rassegnazione ed il cupio dissolvi; lentamente moriamo e quasi ne siamo contenti: neanche considerassimo finito il compito che abbiamo su questa stramaledetta Terra e non aspettassimo altro che tirare le cuoia. Per questo, come i protagonisti di un qualsiasi videogame horror, abbiamo ripreso confidenza con antiche armi mortali: l’odio di classe, la lotta dei poveri contro i cosiddetti ricchi, il cannibalismo che si ciba di carne fresca (la patrimoniale). Noncuranti del fatto o forse proprio perché uccidere significa uccidersi: accrescere la possibilità che si finisca sotto terra ed Amen. Chiudo gli occhi; addio ambasce.
I nostri politici, poi, per non essere da meno, assumono in queste settimane le fattezze macabre dei protagonisti delle tele di Bacon: zombie che incedono terrificanti seguendo tracciati di morte e distruzione; pronti ad erigere monumentali altari dove sacrificare ragione e buonsenso.
Mattone su mattone, essi preparano bare: una per ognuno di noi. E, ciò che più conta, col nostro entusiastico sostegno.
Parlano di tasse, solo di tasse. Ma, in questo caso, non gettano sassi in uno stagno: non restano inascoltati. Avvinti dalla voglia di morire ed il prima possibile, molti di noi forniscono loro la propria approvazione: non si attende altro che lapidazioni di massa; svegliarsi dal torpore grazie al dolore provato e al sapore del proprio sangue.
E morire un istante dopo.
Cam, dai è lunedi !!! Dopo aver letto attentamente la tua analisi molto realistica mi smonti il buon umore.
Ho un’azienda da mandare avanti con tutte le responsabilità del caso, ho bisogno estremo di benzina!!!
Risposta a gino:
Ma io vedo questo, purtroppo. Vedrei molto volentieri altro e di più positivo. Ma non c’è.