Fiat voluntas Optimarum

In ogni tempo e in ogni luogo le funzioni politiche sono affidate ad una classe speciale. In un periodo primitivo (…) prevale sempre l’elemento del valore militare, i bravi, i forti, sono quelli che s’impongono e formano allora la classe dominante. Assicurata una pace relativa che agevola lo sviluppo economico, allora i forti diventeranno i ricchi. A mano a mano che si va svolgendo l’elemento intellettuale, che la scienza si applica all’azione pratica della vita politica (…) allora il sapere, il merito personale, diventa un elemento concomitante”.

Questo scriveva uno dei teorici dell’elitismo, Gaetano Mosca, nel saggio Teorica dei governi e governo parlamentare. E al sottoscritto pare si possa applicare, perfettamente, a quello che ha tutte le caratteristiche per poter essere qualificato come un esecutivo di Ottimati (giusto per fare incazzare un poco i vandeani, i clerico-fascisti e i vari Giulietto Chiesa). Parliamo del – fresco di nomina – Gabinetto Monti.

Al suo interno ci sono (quasi) solo tecnici (qui, l’elenco): professori universitari, economisti, prefetti, professionisti. Persone che con la politica politicante, insomma, hanno davvero nulla (o quasi) a che vedere; e che, nei prossimi mesi, avranno il compito di applicare il proprio sapere, la propria scienza, alla cosa pubblica onde risollevare le sorti, innanzitutto economiche, del Paese. Il fatto che non siano politici di professione, inoltre, e che non debbano rispondere del proprio operato agli elettori, è solo un bene: consentirà loro di fare tutte le cose più giuste, ed inevitabilmente più impopolari, senza temerne le conseguenze.

Naturalmente, non bastano le competenze: occorrono soprattutto idee e programmi giusti. Di questi, almeno per ora, si sa poco: anche se è certo che non potranno discostarsi di molto dai contenuti della famosa lettera della Bce. Attendiamo di conoscerne meglio i dettagli.

Per ora, un in bocca al lupo a Monti e ai nuovi ministri (e, naturalmente, anche a tutti noi).

P.S. Il riferimento agli Ottimati e al pensiero di Gaetano Mosca (e non solo) è dettato dalla volontà di motteggiare chi sostiene che il governo Monti sia figlio di un complotto demo-pluto-pippo-minnie&paperino-giudaico-massonico. Castronerie, ovviamente. Parola di membro del Bilderberg e della Trilaterale!

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