Fukushima, parlano gli scienziati: il rischio tumore per chi è stato esposto alle radiazioni è aumentato “solo” dello 0,002%

L’11 marzo del 2011, come tristemente noto, uno tsunami ebbe ad abbattersi, con virulenza inaudita, su tre dei sei reattori della centrale atomica Dai-ichi di Fukushima; bloccandone il funzionamento e riesumando, così, lo spettro della tragedia consumatasi, nel 1986, a Chernobyl.

Da allora, molte scelte, in materia di Nucleare, sono state riviste. I politici di ogni colore, pressati da un’opinione pubblica oltremodo impaurita, hanno dovuto promettere un cambio di passo (anche se non tutti).

Proprio per tale ragione è importante considerare i risultati delle analisi che un panel di scienziati ha condotto sulle persone che, quel giorno e nei successivi, furono direttamente esposte alle radiazioni degli impianti nucleari.

Ebbene, a quanto riferisce il Wall Street Journal, tra coloro che per primi furono esposti ai “pennacchi radioattivi” (parliamo di 10.000 persone), e che s’immaginava avessero subito un’elevata contaminazione, solo 73 hanno evidenziato un livello di radioattività superiore a 10 millisievert. E tra gli stessi lavoratori delle centrali, che per giorni tentarono di arginarne i danni, l’esposizione media è stata solo di circa 9 millisievert. Tanto per avere un’idea: i dipendenti di Chernobyl, rileva sempre il WSJ, furono esposti a livelli di radioattività dieci volte superiori.

Questo porta gli scienziati ad asserire che l’incidente occorso a Fukushima abbia incrementato il rischio di ammalarsi di cancro “solo” dello 0,002%, e quello di morire a causa dello stesso, dello 0,001%.

«Ho ricevuto più radiazioni sui miei voli transcontinentali da Tokyo a Washington che sul sito del reattore », ha dichiarato uno dei componenti il panel, John Boice, professore alla Vanderbilt University e presidente del National Council on Radiation Protection and Measurements.

Naturalmente, la prudenza è d’obbligo e questi dati, prima di essere presi definitivamente per buoni, dovranno essere ritenuti attendibili anche da altri studiosi. Inoltre, alcune aree circostanti uno dei reattori ch’ebbe a paralizzarsi, presentano, sul terreno, quantità elevate di cesio radioattivo; e per molti anni non potranno essere abitate.

[H.T.: Giordano Masini]



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4 Responses to "Fukushima, parlano gli scienziati: il rischio tumore per chi è stato esposto alle radiazioni è aumentato “solo” dello 0,002%"

  • Marco Paperini says:
  • camelot says:
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