Mar 12
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Finanche il Mago Otelma sarebbe riuscito a divinare lo scenario cui stiamo assistendo in queste ore: calato lo spread tra Btp e Bund, e attenuatasi (almeno in parte) la pressione degli investitori esteri sulla nostra Borsa Valori, lor signori politici, sia perdonata la greve demagogia, hanno ripreso a comportarsi come dei mascalzoni. Come evidenzia ciò che è accaduto un paio di giorni fa.
Alfano ha disertato un vertice con il premier cui avrebbero partecipato anche Bersani e Casini; in quanto contrario, questo almeno si narra, a discutere di nomine Rai e Giustizia. Ciò che chiedevano i leader del Pd e dell’Udc.
Per qualche ora, causa questo “incidente”, Monti ha temuto che la propria permanenza a Palazzo Chigi fosse giunta al termine; e che, di lì a poco, quelli del Pdl lo avrebbero sfiduciato. Fortunatamente, Alfano lo ha prontamente rassicurato derubricando la faccenda a questione di nulla rilevanza politica.
Fatto sta che tra i partiti che sostengono l’esecutivo, però, inizia a registrarsi qualche divergenza di troppo; e questo, a lungo andare, potrebbe seriamente compromettere l’attività del governo, già non troppo incisiva e brillante (proprio per colpa dei partiti), procurando non poco nocumento al Paese. Il quale, è bene ribadirlo, è lungi dall’essere al sicuro; lungi dall’aver superato i suoi tanti problemi.
In più, provoca fastidio, per non dire ribrezzo, il fatto che lor signori abbiano a litigare su questioni, è il caso del rinnovo dei vertici Rai, che obbiettivamente non rappresentano in alcun modo una priorità per la Nazione. E provoca ribrezzo, almeno in chi scrive, per il semplice fatto che atteggiamenti del genere finiscono per avvalorare le tesi qualunquistiche, e proto-fasciste, secondo cui tutti loro sarebbero sempre e solo interessati ai cazzi propri; e che per tornare a stare bene, noi li si dovrebbe epurare, con metodi spicci, e sostituire, dal primo all’ultimo, con gente come Pippa Grillo: il Mussolini 2.0.
Ecco. Gradiremmo lor signori evitassero di dar ragione a chi vorrebbe prenderli a calci in culo e a sputi in faccia. E solo per una ragione: vorremmo ci fosse risparmiata l’eventualità che tali neofascisti arrivassero copiosi a sedere in Parlamento. Cosa che, stando ai sondaggi, appare possibile.
Pertanto, abbiano a farci una cortesia, lor signori: pongano un freno alla propria cupidigia e sfruttino l’unico talento di cui sono dotati, quello del recitare, per dissimulare, almeno sino alla fine della legislatura, la propria avidità di potere e poltrone; e per simulare d’esser ciò che non sono: galantuomini.
Lo facciano, quantomeno, per noi gente democratica.