Mar 12
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La storia è questa.
Qualche giorno fa, intervenendo in una pubblica assemblea della Cgil, e per replicare all’accusa d’aver fatto nomine clientelari al Teatro Petruzzelli di Bari, della cui Fondazione è Presidente, il Sindaco del capoluogo pugliese, Michele Emiliano, aveva dichiarato (come è possibile appurare guardando il video):
«Questa volta, la stampa, i giornali, l’opinione pubblica, non so per quale ragione, sta pensando che questa vicenda sia una vicenda, come posso dire?, non chiara, non trasparente. Pensano che questa gente che è qui, maestri d’orchestra, maestri del coro, i dipendenti, i tecnici siano stati selezionati con metodi poco chiari. Tra di voi c’è veramente di tutto. L’unica cosa che non c’è mai stata è la selezione politica delle persone: questo me ne dovete dare atto. Perché se ce n’è anche uno solo che può dimostrare che qualcuno di voi è stato qui reclutato con una ottica politica, bene, lo dica: io non solo chiederò il commissariamento della Fondazione, ma se qualcuno può dimostrare che qui dentro c’è stata una selezione politica, io mi dimetterò da Sindaco di Bari, se questa cosa è avvenuta. Perché non esiste per nessuna ragione questa cosa».
Bene. Il senatore Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri ha ricostruito le assunzioni e le nomine, riguardanti il Petruzzelli, fatte con più che evidente logica politico-clientelare. Eccole.
Luigi Fuiano, consigliere cittadino del Pd, nonché presidente della Commissione Cultura del Comune di Bari, è stato nominato Segretario artistico della Fondazione Petruzzelli; ed è figlio di Antonio, Coordinatore SLC Cgil Puglia.
Poi c’è Elena Sedini, che lavora nell’orchestra del teatro in qualità di flautista, ed è la moglie di Luigi Fuiano.
Roberto Fiore, assunto come macchinista (tecnico di laboratorio), è nipote di Luigi Fuiano.
Damiano Fiore, che lavora nell’orchestra in qualità di cornista, è nipote di Luigi Fuiano.
Vito Gadaleta, assunto come macchinista, è cognato di Roberto Fiore e nipote di Luigi Fuiano.
Sempre della famiglia Gadaleta, poi, sono stati assunti: Marta, in qualità di collaboratrice di segreteria, suo fratello Pantaleone, come “primo violino”, e la di lui moglie, Serena Soccoia, in qualità di “secondo violino”.
Poi c’è Alessandra Andriani, responsabile di botteghino e nuora di Vitantonio Loprieno (ne ha sposato il figlio Dario), Segretario generale SLC Cgil.
Giuseppe Corcelli, assunto come impiegato amministrativo del teatro, invece, è consigliere Pd della Circoscrizione Murat.
Valentina Cassano, che lavora come segretaria della Fondazione Petruzzelli, è sorella di Vito, consigliere Pd della Circoscrizione Murat.
Isa Simplicio, assunta come impiegata amministrativa, è la moglie dell’ex consigliere comunale, nonché attuale segretario provinciale barese del movimento “Moderati e Popolari”, Vincenzo De Candia.
Danilo Cipriani, responsabile info point del teatro, è figlio del sindacalista Cgil, e primo dei non eletti della lista Emiliano per Bari, Nicola.
Insomma: più di dieci persone assunte con criteri politico-clientelari e familistici. In più, si tenga presente che il Teatro Petruzzelli, commissariato dal ministro Ornaghi nella persona di Carlo Fuortes, ha cumulato, soltanto negli ultimi due anni di gestione, oltre 8 milioni di passivo.
Detto ciò, stamane il sottoscritto, su Twitter, ha rivolto a Michele Emiliano la seguente domanda: «Aveva detto: “Se si scoprono nomine clientelari al Petruzzelli, mi dimetto”. Ne sono state scoperte 13. Quando si dimette?».
Ecco come ha risposto.
A voi il giudizio.