Mar 12
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Ecco che significa essere comunisti

Oliviero Diliberto s’augura che la Fornero faccia la stessa fine di Marco Biagi?

Racaille. Null’altro che racaille. Questo, e sempre, sono i comunisti.

E perciò andrebbero espulsi da ogni consesso civile e democratico (al pari dei fascisti).

Tags: Feccia, La Fornero al cimitero, Oliviero Diliberto

This entry was posted on Marzo 21, 2012 at 2:20 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

Posted in NaziComunisti Politica by camelot 21 Comments

21 Responses to "Ecco che significa essere comunisti"

nando says:

Marzo 21, 2012 alle 2:42 pm

vaffanculo imbecille
lorenzo says:

Marzo 21, 2012 alle 2:45 pm

sei un deficente pure stronzo
mario says:

Marzo 21, 2012 alle 2:47 pm

Siete semplicemente bastardi alla faccia dell’informazione.
paolo says:

Marzo 21, 2012 alle 2:48 pm

Certi individui andrebbero espulsi dall’Italia, povero deficente !!
camelot says:

Marzo 21, 2012 alle 3:11 pm

Risposta a mario, lorenzo e nando:
Non vi smentite mai. E non vi viene mai in mente, nemmeno, di prendere le distanze da cose del genere. Complimenti!
camelot says:

Marzo 21, 2012 alle 3:11 pm

Risposta a paolo:
Non solo lui. Guarda i commenti che hanno lasciato i “suoi compari” 😉
paolo says:

Marzo 21, 2012 alle 3:26 pm

@ i tre poveri idioti : nando, lorenzo, mario : io sono del pd prendo le distanze da voi, perchè nulla ho da spartire con il vostro becero,disgustoso e violento modo di pensare e peggio ancor di agire.
Cam ed il suo blog hanno fatto informazione, e bene perchè questi episodi sono da isolare e condannare.
Conosco solo un modo per dialogare con voi : isolarvi !!
camelot says:

Marzo 21, 2012 alle 3:38 pm

Risposta a paolo:
Credo non si rendano nemmeno conto della gravità della cosa. Come se fosse normale che un politico si augurasse la morte di un ministro della Repubblica, in un paese in cui il brigatismo rosso, ahinoi, è ancora vivo; e in un momento in cui si discute di una riforma delicata come quella del lavoro. Io non ho parole.
Antonio says:

Marzo 21, 2012 alle 5:55 pm

Riforma del lavoro la chiama cam. Io la chimerei riforma per lo schiavismo. Vederete con questa riforma quanti posto di lavoro in più ci saranno, di quanto aumenteranno gli stipendi!!

Vedrete con i vostri occhi le meraviglie del liberismo!!!!!!!
camelot says:

Marzo 21, 2012 alle 6:10 pm

Risposta ad Antonio:
Infatti, e a breve ne scriverò, è una riforma di sinistra (ed anche troppo): visto che riduce la precarietà (ed è questo che farà aumentare la disoccupazione o la farà diminuire poco). Come al solito non capisci una mazza! E nemmeno tu prendi le distanze dal contenuto criminogendo di quella maglietta. Complimenti.
paolo says:

Marzo 22, 2012 alle 3:00 pm

Antonio,
se un’azienda assume una persona che nel tempo soddisfa le richieste della stessa e lavora volentieri per aumentare qualità e produttività, se lo terrà ben stretto. A differenza di qualcun altro che fa 4 mesi di mutua, s’imbosca e ha il posto fisso garantito magari a discapito di un disoccupato o precario con grande capacità ed inventiva. E qui non c’entra l’età perchè anche un quarantenne o cinquantenne possono mettere a disposizione la loro esperienza.
pippo says:

Marzo 22, 2012 alle 11:54 pm

Camelot te ne intendi di mazzi
camelot says:

Marzo 23, 2012 alle 3:30 pm

Risposta a pippo:
Certo! Ne faccio sempre “uno così” a tutti i bolscevichi che mi capitano a tiro. Naturalmente grazie alla dialettica, mi pare ovvio 😉
Francesco says:

Marzo 24, 2012 alle 4:36 pm

Allora, è sbagliato criminalizzare la Fornero, la scritta sulla maglietta è da biasimare.
però non è questo il dibattito, il discorso è che nella realtà dei fatti certi imprenditori possono licenziarti quando vogliono, lo fanno facendo firmare le dimissioni in bianco,
Francesco says:

Marzo 24, 2012 alle 4:39 pm

a me è capitato di essere assunto un mese come lavapiatti in un ristorante della Lombardia, luogo di cui sono originario e abito per metà anno, e di essere stato costretto afirmare delle dimissioni in bianco che come è noto sono illegali, chiunque ne sappia di idiritto del lavoro lo sa benissimo.
Francesco says:

Marzo 24, 2012 alle 4:43 pm

Se in Italia, ci fosse la mobilità sociale presente negli altri statit europei come Danimarca, e simili, il dramma del licenziamento che è sempre un dramma specie per chi non ha risparmi o è già indebitato, sarebbe un po’meno grave, ma siamo in italia, ma sapete quanto si impiega per trovare un lavoro retribuito ??? in giro ci sono solo stage dove non tipagano neanche la benzina o i trasporti, ti usano e basta e è come se facessi volontariato, basta con la pratica degli stage; cosa ne pensate degli imprenditori furbi che ricorrono che hne fanno uso?
camelot says:

Marzo 24, 2012 alle 4:46 pm

Risposta a Francesco:
E la Fornero, guarda un po’, ha eliminato questa nefasta possibilità!
Ciò detto, l’episodio, con rispetto parlando, nulla ha a che vedere con la maglietta e l’auspicio in essa espresso.
Francesco says:

Marzo 24, 2012 alle 4:50 pm

carissimo Paolo, io sono apolitico, non voto però penso che la tua valutazione sia errata, guarda quanta povertà c’è in giro, l’idea di accordare briglie sciolte agli imprenditori mi spaventa, non mi sembrano che tutti siano animati da un buono spirito
Paolo 2 says:

Marzo 25, 2012 alle 10:06 am

Senza imprenditori non c’è lavoro. Ce ne vorrebbero molti di più. Ma sai quanta gente vorrebbe aprire un’attività e non lo fa perché lo stato si mangia la metà di quello che produci o perché magari sbaglia un’assunzione e se manda via un nullafacente (e ce ne sono tanti) il giorno dopo gli arriva una causa.
Francesco says:

Marzo 26, 2012 alle 10:24 am

è senza dubbio vero che la pressione fiscale per gli onesti sia insopportabile e spropositata non solo per gli imprenditori onesti ma anche per i lavoratori dipendenti ed i cittadini; io faccio l’uni a Pavia e le tasse univerdsitarie aumentano sempre; dal 2010 la fascai massima per le facoltà umanistiche è arrivata a 3097 euro pazzesco, io ho chiesto anticipzioni in banca per pagarle. Detto ciò, una lotta seria all’evasione fiscale dovrebbe poi portare ad una riduzione delle aliquote: