Giu 12
24
Fassina candidato alle primarie del Pd (?)
La storia è questa.
Bersani pensa ci siano ancora margini per corteggiare Casini e spingerlo ad allearsi col centrosinistra in vista delle prossime Politiche. D’altra parte, il leader dell’Udc non ha sciolto le riserve; non ha ancora deciso con chi finire a letto; a chi vendersi. Traccheggia. Prende tempo. Valuta ogni opzione sul tappeto, da buon democristiano qual è.
Tuttavia, pare abbia formulato precise richieste a Bersani, per prendere in considerazione l’eventualità di un’alleanza; una in particolare: del futuro, e probabile, esecutivo di centrosinistra non dovrà far parte Stefano Fassina. Ha posizioni incompatibili con le sue; ha attaccato, e duramente, Monti e il ministro Fornero; ha un modo di porsi poco commendevole; è arrogante e, assai spesso, volgare ed offensivo; è troppo poco “democratico” e promiscuo alla Cgil e alla Fiom.
Insomma, avrebbe fatto intendere Casini a Bersani, se mi vuoi nella tua coalizione devi rinunciare a Fassina.
Il segretario del Pd, dal canto suo, non avrebbe obiettato alcunché e si sarebbe detto pronto a sacrificare il responsabile economico del partito pur di convolare a nozze col Caltagirino.
La voce, però, sarebbe arrivata alle orecchie del diretto interessato, Stefano Fassina. Il quale, già da tempo, pregustava l’idea di poter guidare un Dicastero, in caso di vittoria del centrosinistra: essendo consapevole di avere un certo seguito nella gauche né democratica né presentabile.
Ecco, allora, affacciarsi la soluzione. Visto il “tradimento” di Bersani, tanto vale provare a sfidarlo, nelle primarie, e prendersi le redini del partito.
Questa, ora come ora, sarebbe l’intenzione di Stefano Fassina. Che, tra l’altro, potrebbe contare sull’appoggio dei cosiddetti “giovani turchi”, nonché di una pluralità di supporters interni ed esterni al partito: «da una parte ci sarebbe l’ala dei ds del suo partito insieme a Sel di Nichi Vendola e quel che resta dell’Idv di Antonio Di Pietro che troverebbero una faccia nuova e amica per rientrare in gioco senza rischiare troppo. E ancora, al suo fianco si schiererebbe una buona fetta della Cgil e soprattutto tutta la Fiom compatta».
Se Fassina, poi, decidesse davvero di candidarsi alle primarie del Pd, per Matteo Renzi potrebbe essere un’ottima notizia: è probabile finirebbe per sottrarre voti a Bersani, indebolendolo, e lui ne trarrebbe vantaggio.
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