Ottima la posizione di Renzi sulle unioni gay. Al 100% di destra. Ed inattaccabile

Tre giorni fa, Renzi, intervistato dal sito Gay.it, ha chiarito la propria posizione in materia di unioni civili; sostenendo cose del tutto condivisibili:

«È evidente che le unioni civili nascono per dare risposte innanzitutto alle coppie dello stesso sesso. Personalmente penso che la politica non possa continuare a prendere in giro le persone. Da anni si discute di un provvedimento di legge sulle unioni civili. Eppure alle parole non seguono i fatti (…).

Nel merito, noi siamo tra quelli che propongono di portare in Italia il modello della “Civil Partnership”: l’hanno fatta i laburisti di Tony Blair nel Regno Unito, possiamo farla noi in Italia anche se con quindici anni di ritardo».

Quanto ai diritti che verrebbero riconosciuti:

«Diritti e doveri come per tutti i cittadini: di cittadinanza, di assistenza, di successione e equiparazione a livello fiscale e pensionistico. Lo Stato, di fronte a un impegno che due persone, anche dello stesso sesso, prendono, non può tirarsi indietro e far finta di nulla».

Mentre per le adozioni:

«Un punto è chiaro, indiscutibile: i bambini sono tutti uguali. E certo vanno tutelati. Mettere in discussione questo principio significa mettere in discussione la civiltà di una comunità. Le famiglie Arcobaleno – ad esempio – sono una realtà presente ormai in tutte le città. Tutto il resto è molto complesso ed interpella in profondità i cambiamenti della società. Sull’adozione invece non sono d’accordo. Iniziamo piuttosto dal semplificare le regole del gioco: ancora adesso una famiglia eterosessuale che vuole adottare un figlio deve sottoporsi ad un iter burocratico controverso ed assurdo».

Ricapitolando. Renzi si dichiara a favore delle unioni civili gay, per disciplinare le quali vorrebbe introdurre da noi qualcosa di simile alla Civil Partnership britannica; non tira in ballo l’istituto del matrimonio; è contrario all’ipotesi che una coppia gay possa adottare.

Una posizione, almeno dal mio modesto punto di vista, perfetta. E per diverse ragioni.

Fornire una protezione giuridica alle coppie di fatto, etero ed omosessuali, è una cosa sacrosanta e che non possiamo più rimandare. Un fatto di civiltà, innanzitutto. Farlo senza tirare in ballo il matrimonio, che è pur sempre considerato un sacramento da milioni di persone, poi, è ancora più giusto: in questo modo è più probabile si riesca a portare a casa il risultato, perché minori saranno le resistenze di certo mondo cattolico. A tal proposito, interessante ed “illuminata” è la posizione espressa, qualche giorno fa, da Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori nonché animatore della cosiddetta Todi 2: «Sulle coppie di fatto, per dire, una regolamentazione laica va data. Non parliamo di matrimonio, distinguiamo bene, definiamole laicamente in altro modo e si potrà trovare una soluzione senza barriere né scontri».

Rendo?

Andiamo avanti.

Renzi, poi, dichiara di non essere a favore del fatto che le coppie gay abbiano ad adottare. Si tratta, anche in questo caso, di un punto di vista ragionevole, ad avviso del sottoscritto. E per diversi motivi.

Innanzitutto, non esiste il diritto all’adozione: e ciò vale per tutte le coppie, anche quelle eterosessuali, naturalmente.

Esiste, in tale ambito, ed è ciò che deve essere tutelato, solo il diritto degli orfani a poter crescere in un contesto familiare che possa loro garantire una esistenza dignitosa, dal punto di vista materiale, ed un sano sviluppo psichico. Quest’ultimo, visto che da miliardi di anni i bambini vengono cresciuti da un padre ed una madre, non è certo possa essere garantito da due gay o due lesbiche. E non perché non siano capaci di amore e affetto, come qualunque altra persona. Nessuno lo crede (non il sottoscritto, quantomeno). Semplicemente, allo stato, nessuna ricerca scientifica può garantire che, dal punto di vista di un equilibrato sviluppo psicologico, per un bambino, il fatto di avere due padri (o due madri) o un padre ed una madre sia del tutto indifferente. Nessuno può asserirlo con certezza (anzi: esistono studi che dimostrerebbero il contrario). Nessuno può sapere, in termini di imprinting e di archetipi, come possa reagire la mente di un bimbo al fatto di avere due genitori dello stesso sesso, anziché un padre ed una madre. Questo, e solo questo, conta. Almeno per me.

Inoltre, la nostra società, con ogni probabilità, non sarebbe nemmeno pronta ad un passo del genere. E i figli adottati da genitori gay potrebbero trovarsi a subire angherie, ad esempio a scuola, finendo con l’essere vittima di sfottò e discriminazioni. Cose, queste, che sicuramente andrebbero ad incidere negativamente sulla loro crescita, emotiva e psicologica.

Per queste ragioni, il fatto che Renzi dichiari di non voler aprire alle adozioni ai gay, mi sembra giusto.

Inoltre, e ragionando in termini di bassa cucina politica, le sue posizioni sono perfette anche perché inattaccabili.

Nessuno, né a destra né all’interno del suo partito, potrà accusarlo di voler intraprendere una “crociata laicista e zapaterista” (o sciocchezze simili): non potranno farlo i cattolici del suo partito, gente come Fioroni, giusto per intenderci, né i reazionari, à la Sacconi o à la Alfano, del Pdl.

Allo stesso tempo, l’elettorato di sinistra, molto sensibile a temi come questo, potrebbe considerare più che sufficienti quelle aperture: in fondo, se l’obbiettivo è solo quello di fornire un riconoscimento giuridico alle coppie di fatto, e non anche quello di intraprendere una pugna contro il Vaticano, la strada indicata dal Sindaco di Firenze è, allo stato, quella più sicura per raggiungerlo. Nonché quella che risulterebbe più gradita all’elettorato moderato e centrista (e pure a quello di destra e di centrodestra che vota per il Pdl), del cui consenso ha assoluto bisogno Renzi, se vuole vincere le primarie, quanto il Pd.

Ora aspettiamo dica anche qualcosa di interessante, e liberale, sui temi economici.

P.S. In tema di unioni civili gay, e come scritto maliziosamente nel titolo di questo post, la posizione di Renzi è “di destra” perché collima con quella che esprime la stragrande maggioranza dei leader liberal-conservatori europei (e non solo). Anzi, e a dirla tutta, si colloca anche più a destra di quella di David Cameron, che è finanche a favore dei matrimoni tra omosessuali, e di quella del principale candidato alle primarie Usa del partito Repubblicano, Mitt Romney, che ha detto sì alle adozioni per le coppie dello stesso sesso.



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30 Responses to "Ottima la posizione di Renzi sulle unioni gay. Al 100% di destra. Ed inattaccabile"

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