Set 12
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Il fuorionda shock di Favia: “Nel Movimento 5 Stelle non c’è democrazia, comanda Casaleggio”
«Casaleggio prende per il culo tutti, perché da noi la democrazia non esiste. Grillo è un istintivo, io lo conosco bene, non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del genere. I politici, Bersani, non lo capiscono. Non l’hanno capito che c’è una mente freddissima, molto acculturata, molto intelligente dietro, che di organizzazione, di dinamiche umane e di politica se ne intende. Il problema è su, è su. Quindi, o si levano dai coglioni, oppure il movimento a loro gli esploderà in mano. Ma loro stavano già andando in crisi, con questo aumento di voti. Come si son salvati? Con il divieto di andare in Tv. Io da Santoro me la son cavata ma applicando un veto, ho anche preso un applauso ma… Mi è anche costato dire quello che non pensavo; no? Lui, espellendo Tavolazzi, ha soffocato nella culla un dibattito che stava nascendo in Rete di contrapposizione alla gestione Casaleggio. Ma tutta la sua direzione sulle.. non solo sulle linee-guida, cambi e ricambi a piacimento, perché ha fatto così, ha sempre fatto così; o le iniziative pubbliche che prende il Movimento di fare un referendum o non farlo: perché su questo hai sempre deciso te, Casaleggio, da solo? Non ce n’è stata una: dall’adesione o non adesione ad un referendum. Ma guarda, se lui non facesse il padre-padrone, io, il simbolo, glielo lascerei anche. Adesso in Rete non si può più parlare; neanche organizzare incontri tipo quello di Rimini, che non usavano il logo del Movimento».
E Casaleggio controlla dall’alto tutta questa roba? (Chiede il giornalista).
«Tutta. Lui, quando qualcosa non va, telefona; o fa telefonare Grillo. Il problema è che loro hanno messo in moto una macchina che sarebbe davvero un faro, potrebbe essere a livello mondiale, se loro superassero quella complicità che hanno, cioè di sistema padronale; no? Sarebbe una bomba incredibile. Tra gli eletti ci sono degli infiltrati di Casaleggio. Quindi noi dobbiamo stare molto attenti, quando parliamo: sai? Casaleggio è spietato, è vendicativo. Adesso vediamo chi manda in Parlamento. Perché io non ci credo alle votazioni online. Lui manda chi vuole lui».
Che il Movimento 5 Stelle non avesse un’articolazione democratica, al proprio interno, era un fatto arcinoto (d’altra parte, è in tutto e per tutto fascista); che non comandassero gli iscritti e nemmeno Grillo, ma Casaleggio, idem. Dunque, il fuorionda carpito furfantescamente al consigliere regionale Favia, non fornisce alcuna informazione inedita.
Il fatto, poi, che sia stato realizzato in maggio e trasmesso soltanto ieri, a pochi mesi dalle elezioni politiche, quando poteva far più danno ai grillini, la dice lunga sul modo di agire di certo giornalismo, soprattutto di sinistra, asservito a logiche di parte e politiche, più che a una mission divulgativa. Però, anche questo aspetto, fabbricare prove contro gli “avversari” e riporle nel cassetto fino al momento più opportuno, non ha davvero alcunché di inedito. È ordinaria amministrazione. Quantunque riprovevole sotto il profilo morale e deontologico.
Ciò detto, i grillini non possono recriminare alcunché: hanno sempre berciato “intercettateci tutti”, e Formigli s’è limitato ad accontentarli.
Facendo un gran favore, in termini elettorali, a Bersani e Vendola.
I suoi padroni.