Il programma economico di Vendola su Marte funziona, eccome

È un marziano. Siccome, però, qualcuno osava ancora dubitarne, e la cosa gli procurava non poco dispiacere, vanitoso com’è, il Nostro ha deciso, facendo ricorso al tipico «ardire dei pensieri lunghi», di fornire la prova definitiva: questo straordinario documento che racchiude i provvedimenti ch’egli adotterà qualora mettesse piede a Palazzo Chigi.

Di cosa ha bisogno, il Paese, per ritornare a crescere ed essere prospero? Di meno tasse e meno spesa improduttiva? Nient’affatto, sciocchini. Mondate le vostre testoline da tutte le false convinzioni che vi albergano, plebee e pacchiane anzichenò, ed apritele alla Verità di Nichi: il Paese, per rialzare la testa, ha bisogno di altre tasse. Ecco quali.

Innanzitutto, siccome i cosiddetti ricchi sono sporchi, nel senso che hanno poca dimestichezza con l’igiene intima, è giusto vengano puniti per tale condotta riprovevole. Un colpo di scudiscio, dunque, per tutte le volte che, nell’arco della giornata, pur avendone bisogno, non fanno ricorso al bidet. ‘Sti zozzoni!

Punizione corporale – Atto I

Patrimoniale straordinaria un tantum – gettito 200 miliardi:

Tassare le ricchezze finanziarie liquide del 20% più abbiente della popolazione che ammontano a 2200 miliardi di euro. Con imposta al 10%, gettito potenziale 200 miliardi (impatto non invasivo in termini di riduzione del PIL).

Sì, lo so. Scemacchiotti come siete, starete pensando: 1) Le “ricchezze finanziarie liquide”, proprio perché tali e non immobilizzate, possono volare via, andare in qualunque altra nazione, dalla sera alla mattina (o quasi), e quindi non sarebbe possibile tassarle ulteriormente; proporlo, dunque, oltreché sbagliato, in quanto la misura sarebbe dannosa, è da minus habens; 2) È privo di fondamento, ovvero falso, l’assunto secondo cui tale patrimoniale avrebbe un “impatto non invasivo in termini di riduzione del PIL”; lo ridurrebbe, eccome, il Pil (come qualunque altro aumento delle imposte): provocando un calo dei consumi (per non parlare del risparmio e degli investimenti) e dell’entrate erariali, e, di conseguenza, un peggioramento del rapporto deficit/Pil e del rapporto debito/Pil; sarebbe un suicidio.

Ecco. Io lo so che tali valutazioni vi staranno frullando per la testa. Ma vi dico: se state pensando tali cose, è solo perché non siete marziani come Vendola. Su Marte, infatti, grazie a misure come questa, il Pil cresce del 10% annuo e c’è piena occupazione. È un fatto noto a chiunque abbia uso di mondo. E se non ne siete a conoscenza, è solo perché siete oltremodo incolti. Andiamo avanti.

Punizione corporale – Atto II

Patrimoniale straordinaria biennale – gettito 10 miliardi:

Aliquota del 5xmille (0.5%) per 2 anni oltre i 500.000 euro. Gettito stimato in 2 anni di circa 10 miliardi.

Ancora? La volete smettere? Ve l’ho già detto: ricette come questa, su Marte, funzionano alla grande. Se voi non ne siete a conoscenza, non è certo colpa di Nichi. Andate a studiare, zoticoni che non siete altro!

Come dite? Non è possibile che tale patrimoniale garantisca un “gettito stimato in 2 anni di circa 10 miliardi” perché il contributo di solidarietà introdotto da Berlusconi (un prelievo del 3% sui redditi da 300.000 euro in su), con un’aliquota sei volte maggiore, ha prodotto incassi per soli 100 milioni di euro? Ma allora siete proprio fessi! Torno a ripeterlo: su Marte, le cose che dice Nicolino, sono possibili. Pensate. Lì, addirittura, la matematica è un’opinione. Proprio così. Fidatevi. Ora chetatevi e fatemi continuare.

Punizione corporale – Atto III e IV: Scena Finale

Imposta patrimoniale ordinaria

5xmille (0.5%) oltre 800000, gettito annuale 2 miliardi circa l’anno.

FISCO

Aggiornamento imposta sui redditi delle persone fisiche – IRPEF

< 15 mila euro – 20%

15-­28 mila euro – 27%

28-­55 mila euro – 38%

55-­70 mila euro – 41%

70 – 200 mila euro – 45%

Oltre 200 mila euro 47%

Oltre un milione di euro 49%

(le ultime due aliquote temporanee in attesa di una revisione complessiva della politica dei redditi).

Come dite? Le tre nuove aliquote (quelle al 45, al 47 e al 49%), per non parlare delle patrimoniali, manderebbero definitivamente in ginocchio i contribuenti e, quindi, il Paese, visto che c’è già chi, da imprenditore, guadagnando 779.000 euro è tenuto oggi a versarne l’83% – 648.000 – all’Erario, pur soggiacendo ad una aliquota nominale di 4 punti inferiore a quella immaginata da Vendola, e pari al 43%? Ma allora siete proprio tonti, fatevelo dire: su Marte, con un prelievo fiscale prossimo (o superiore) al 90%, quello che avremmo se le ricette di Nicolino trovassero applicazione, vivono benissimo; e, in più, hanno eliminato tutte le diseguaglianze sociali.

Che c’è? Che volete, ancora?

Come dite? Su Marte non c’è più vita?

Ops.



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