Ott 12
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A sentir loro, ad evadere il Fisco son soprattutto “quelli”: gli imprenditori. I Nemici del Popolo, gli Sfruttatori, i Capitalisti. Per questo è giusto siano sottoposti ad un prelievo fiscale anche dell’83%.
A sentir loro, “gli altri”, quelli che hanno la “trattenuta alla fonte” e per di più son così illuminati che nelle urne crociano solo la Falce e Martello o ciò che ne residua, son tutti galantuomini. Ligi alla Legge. Mai che dimentichino di versare anche solo un euro all’Erario. Mai.
Ecco, “gli altri” – quelli Ligi alla Legge; quelli che hanno la “trattenuta alla fonte” e “come cazzo vuoi che non paghino le tasse?”; quelli che lavorano nel pubblico impiego, in quanto insegnanti, e per di più essendo sottopagati, oltreché continuamente vilipesi dagli sporchi liberisti che li accusano d’essere null’altro che fannulloni; quelli che, ancora, siccome son persone perbene e hanno il cuore grande e nobili gli ideali, ovviamente votano solo per Pd e SeL (mica come i luridi mercatisti che nelle urne premiano quei porci di Fermare il Declino) –, a quanto pare, son furbi e mascalzoni più di tutti.
A rivelarlo, il terzo rapporto sull’evasione fiscale redatto dall’ente di ricerca EU.R.E.S.:
«Per alcune categorie l’illegalità fiscale è perfino in aumento. È questo il caso degli insegnanti che continuano a fare ripetizioni scolastiche in nero (con l’89% delle prestazioni senza fattura rispetto al 79,4% nel 2007 e al 69,4% nel 2004)».
Ecco. Secondo l’EU.R.E.S., gli insegnanti si fanno pagare in nero 89 ripetizioni su 100.
E i “cattivi”, gli imprenditori e i professionisti, che fanno, invece?
Presto detto.
I dentisti ricevono pagamenti in nero nel 34% dei casi. Gli idraulici, 62 volte su 100. I proprietari di bar, nel 17,8% dei casi. I ristoratori e i titolari di pub e pizzerie, 17,2 volte su 100. Gli “strizza cervelli”, nel 40% dei casi. I commercialisti ed i notai, infine, rispettivamente 23,5 e 19,6 volte su 100.
Così è se vi pare.
P.S. Possiamo stimare, sia pure a spanne, che un professore che impartisce lezioni private in nero, arrivi a guadagnare, in un anno, almeno 14.400 euro esentasse. Così ottenuti: 20 euro (almeno) per ogni lezione di un’ora; moltiplicati per 3 ore al giorno (60 euro), per 5 giorni alla settimana (300 euro), per 4 settimane (1.200 euro) e, infine, per 12 mesi (14.400 euro). Tanti artigiani e piccoli imprenditori evadono, per necessità, importi anche ben più contenuti. Eppure, al contrario degli insegnanti, vengono crocefissi e considerati feccia.
P.P.S. A scanso di equivoci, ed anche se dovrebbe essere superfluo sottolinearlo, io non ho nulla contro gli insegnanti. Detesto solo l’ipocrisia ed il furore ideologico che porta certuni, a sinistra, ad imputare l’evasione fiscale esclusivamente alle partite Iva.