A Yoani Sánchez
Ci si illude, talvolta, che l’Umanità progredisca, e in qualunque ambito. Che faccia tesoro dei propri errori. Che rifugga tutto ciò che ha cagionato morte e sofferenza, povertà e discrimine, guerra e barbarie. Che sia in grado, infine e col tempo, di distinguere ciò che è Bene da ciò che è Male.
Se così fosse, non una sola persona inneggerebbe ancora al comunismo, e invece avviene; non usa sola dittatura, ad esso ispirata, sarebbe oggi ancora in piedi. E, invece, avviene.
Ad esempio a Cuba. Dove, due giorni fa, la blogger, nonché giornalista e scrittrice Yoani Sánchez è finita in galera. Per l’ennesima volta. La sua colpa? Essere una donna democratica, libera e coraggiosa. Tutto qui.
I giornali italiani, oggi, hanno raccontato questo episodio; e, more solito, lo hanno descritto, tutti, anche quelli vicini alla cultura liberale e democratica, cioè quelli di centrodestra, come l’ennesimo attacco ai diritti e alle libertà individuali sferrato dal “regime castrista”. Dal “regime castrista”, signori miei. Non dal “regime comunista” che da sessant’anni tiene in schiavitù la popolazione cubana.
Non c’è intuizione senza espressione, diceva Croce. Se una cosa non sai descriverla, innanzitutto a te stesso, vuol dire che non l’hai capita.
Ecco. L’Umanità non progredisce affatto, signori miei. Non riesce ancora a comprendere, e perciò a descrivere e chiamare col suo nome, il Male.
«C’è una parola che si usa molto oggi: “anticomunismo”. È una parola molto stupida e mal composta perché dà l’impressione che il comunismo sia qualche cosa di primitivo, di basico, di fondamentale. E così, prendendolo come punto di partenza, anticomunismo è definito in relazione a comunismo. Per questo affermo che la parola è stata mal scelta e fu composta da gente che non conosceva l’etimologia: il concetto primario, eterno, è Umanità. Ed il comunismo è anti-Umanità. Chi dice “anti-comunismo”, in realtà sta dicendo anti-anti-Umanità. Un costrutto molto misero. Sarebbe come dire: ciò che è contro il comunismo è a favore dell’Umanità.
Non accettare, rifiutare questa ideologia comunista, inumana, è semplicemente essere un essere umano. Non è essere membro di un partito» (Aleksandr Isaevic Solženicyn).
Libertà per il popolo cubano e per quello venezuelano.