Distruggi il centrosinistra e salva l’Italia. Alle primarie vota Renzi
Parliamoci chiaro. Se Bersani dovesse vincere le primarie, per l’Italia sarebbero cavoli amari: a Palazzo Chigi, quasi sicuramente, finirebbe una coalizione progressista troppo sbilanciata a sinistra; e della quale farebbero parte Diliberto e Vendola, Pecoraro Scanio e Luigi De Magistris.
Con questi signori al potere, tempo pochi mesi, il Paese tornerebbe in balia delle bizze dei mercati finanziari; lo spread riprenderebbe ad impennarsi come il costo di finanziamento del nostro debito; saremmo costretti a varare, ogni due per tre, manovre correttive che, c’è da starne certi, sarebbero composte, per di più, quasi esclusivamente di maggiori tasse; il nostro Pil avrebbe ad arrancare ulteriormente, e la disoccupazione raggiungerebbe livelli impressionanti.
Chi può augurarsi tutto ciò? Nessuna persona di buonsenso, immagino.
Eppure, il buonsenso, di questi tempi, pare merce rara. Lo attesta il responso del primo turno delle primarie del centrosinistra: Bersani ha vinto su Renzi, e con lui ha avuto la meglio il proposito di riportare, a Palazzo Chigi, il vecchio e fallimentare caravanserraglio cattocomunista. Evidentemente, gli elettori progressisti hanno dimenticato quali e quanti danni abbia prodotto quel tipo di coalizione, composita ed eterogenea all’inverosimile, a Romano Prodi ed al Paese.
Che fare, dunque, perché il buonsenso si affermi?
Un’idea, piccina picciò, io l’avrei, anche se non è molto “ortodossa”. Noi elettori di centrodestra potremmo mobilitarci per sostenere Matteo Renzi al secondo turno delle primarie: facendogli semplicemente un po’ di campagna elettorale o, addirittura, recandoci ai seggi, domenica prossima, dopo esserci iscritti nell’apposito albo (giovedì e venerdì), per votarlo in prima persona. Quest’ultima ipotesi, lo dico chiaramente, non fa per me: mai e poi mai potrei votare per un candidato dell’altra parte, anche soltanto a delle semplici primarie di coalizione; sarebbe una cosa contro natura e contraria ai miei principi (oltretutto mi farebbe non poco orrore recarmi materialmente in una sezione del Pd o di Sel ed imbattermi, magari, in qualche bolscevico o affine); mi limiterò, pertanto, a supportarlo col mio modesto blog. Chi, però, non ha di questi problemi, né teme di contrarre malattie incurabili recandosi in un circolo del Pd o di Sel (è ironico, naturalmente), credo farebbe bene a prendere in considerazione l’ipotesi qui suggerita. E per una ragione.
Se vincesse Renzi: 1) Nella peggiore delle ipotesi (per noi), a Palazzo Chigi siederebbe un centrista, con un programma di governo tutto sommato accettabile in quanto lib-dem (o, al massimo, social-liberale), e i Bersani e i Vendola, i Fassina e i Landini, i Cofferati e gli Orfini ne uscirebbero con le ossa rotta o, quantomeno, fortemente ridimensionati; 2) Nella migliore delle ipotesi (sempre per noi), il centrosinistra andrebbe in frantumi, subendo magari una scissione, e passando i prossimi mesi a litigare, da sera a mane, al proprio interno; d’altra parte, D’Alema, un mese fa, è stato abbastanza chiaro (e minaccioso): «Se vince Bersani non chiederò deroghe (per essere ricandidato al Parlamento, ndr) ma se le primarie le vince Renzi sarà scontro, scontro politico» (17/10/2012); «Io temo che se vincesse Renzi a quel punto non ci sarebbe più il centrosinistra perché non ho capito con chi dovremmo governare il Paese» (02/10/2012).
Insomma, nel primo come nel secondo caso, la sinistra, propriamente detta, verrebbe distrutta: vuoi perché a prenderne il posto sarebbe un giovanotto che di sinistra mai è stato e che ha in mente cose, per di più, abbastanza “di destra” (secondo i canoni socialisti nostrani); vuoi perché essa non riuscirebbe a sopravvivere ai contrasti interni che scaturirebbero dall’affermazione di quel giovanotto.
In più, si devono considerare altri due dettagli, nient’affatto trascurabili.
Se guidasse la coalizione progressista, Renzi, essendo un centrista, riuscirebbe – come già ha fatto in queste ultime settimane, secondo alcuni sondaggisti – a sottrarre voti all’Udc di Casini (e al movimento di Montezemolo), riducendola al lumicino. E questo dovrebbe rallegrare non poco gli elettori di centrodestra: il Democristiano, a quel punto, si leverebbe definitivamente dalle palle.
C’è da fare i conti, poi, con lo stato comatoso in cui attualmente versano tutte le forze che, in un modo o nell’altro, si richiamano al centrodestra o ne rappresentano le istanze: il Pdl è defunto e, se Berlusconi dovesse davvero dare vita alla cosiddetta Forza Italia 2.0, nel prossimo Parlamento ci si potrebbe trovare, questo dicono i sondaggisti (anche la berlusconiana Ghisleri), con due micro-formazioni (il Pdl e la nuova FI) ciascuna con una percentuale non superiore all’8%; la Lega, ammesso e non concesso rappresenti gli elettori liberal-conservatori, potrebbe non riuscire a ritornare nel Palazzo; Fermare il Declino, del vulcanico Oscar Giannino, poi, potrebbe addirittura non correre alle elezioni.
Se questo accadesse, gli elettori del centrodestra, ceti produttivi in primis, si troverebbero ad essere sottorappresentati e non tutelati; ed esposti, se la sinistra social-comunista (quella di Bersani e Vendola) avesse la meglio, al rischio di finire schiacciati da nuove tasse à la Hollande (leggere anche qui, per credere) ed ulteriori misure illiberali da Stato di Polizia tributaria.
Al contrario, col Sindaco di Firenze, che non ha alcuna intenzione di incrementare il prelievo fiscale, oltreché per le ragioni già esposte, le cose andrebbero diversamente.
Per questo penso che supportare Renzi, al secondo turno delle primarie del centrosinistra, sarebbe una cosa ragionevole, conveniente ed utile per il Paese.
Che ne dite? ‘O famo strano?
L’avevo pensato anch’io. Ma l’è dura. Ci devo pensare attentamente.
Risposta a Marco:
È dura, sì. Ma qua rischiamo di avere un Parlamento con una consistente sinistra social-comunista à la Hollande (in caso di vittoria di Bersani), un centrodestra ridotto al lumicino, e con Grillo che ha una rappresentanza larghissima. Panico puro.
E poi, naturalmente, si tratterebbe di “aiutarlo” ora, che ci sono le primarie, non certo alle elezioni. In quel caso, naturalmente, ritornerebbe un “avversario”. Meglio lui, comunque, di Bersani. Non credo possano esserci dubbi in proposito.
Siete alla frutta… rassegnatevi, cari amici del centro destra!
Risposta a Silla:
L’essenziale è che alla frutta non arrivi il Paese. Per questo va impedito che Bersani e Vendola mettano piede a Palazzo Chigi.
Ah, tra l’altro, del Paese, qualora non te ne fossi accorto, fai parte anche tu, il tuo lavoro, i tuoi risparmi, i tuoi conti in banca, la tua famiglia, i tuoi figli, e il futuro di quest’ultimi. Se va sottosopra, il Paese, saranno cavoli amari per tutti. In bocca al lupo.
Chi ha passato la mano a Monti?
Il centrodestra di Berlusconi che ci aveva portato sull’orlo del baratro.
Ora volete davvero che il centrodestra torni a governare?
Risposta a Silla:
Parli con uno che ha sempre contestato, e a più riprese, la politica economica di Berlusconi: proprio perché pessima e troppo simile a quella di Prodi.
Ciò detto. Tu pensi che con Bersani e Vendola non finiremmo anche peggio? Ma ti ricordi quello che hanno fatto tra il 2006 e il 2008? E, soprattutto, cosa ha determinato il successo di Berlusconi alle Politiche del 2008, il 38 e passa percento, se non le figure di merda continue che il centrosinistra aveva rimediato nella precedente legislatura? E i comunisti chi li ha cancellati, e perché, dal Parlamento? Gli elettori di destra o quelli di sinistra?
Ecco. Bersani vuole ripetere tutti, ma proprio tutti, gli errori già fatti tra il 2006 ed il 2008 (per non parlare di quelli precedenti).
Ciao cam,
Condivido la lettura del problema,in efftetti allo stato attuale con un centrodestra allo sfascio occorre demolire il contenitore del centrosinistra e sicuramente renzi e’ uno che divide tantissimo. Io non andro a votaree in ogni caso… prima per una questione di rispetto nei loro confronti che stanno facendo delle belle primarie che invidio tantissimo ed e giusto pertanto che il leader delcentrosinistra sia il popolo del centrosinistra a sceglierlo, in secondo luogo dalle mie parti mi conoscono e se mi presento in una sede del pd non mi faranno mai votare neanche se dimostro di sapere tutte le parole di bandiera rossa :).
sono molto preoccupato per fermare il declino sto partecipando alle riunioni ma c’e tanta confusione… forse c’e bisogno che qualcuno ripensi la strategia… tu che ne pensi?
Ciao
Siete proprio convinti che Bersani sarà il guaio per l’Italia?
Io sono del tutto convinto che oggi è l’unico che può tirarci fuori dal baratro che ci ha portato il cd. Vogliamo veramente un sosia del nano al governo ?
E’ solo pazzesco. Svegliamoci che la guerra è finita.
Risposta a miky:
Miky, con l’ultimo centrosinistra, i risultati sono stati questi (in estrema sintesi): è aumentata la pressione fiscale di 3 punti percentuali in due anni; l’Italia è stato il primo paese ad entrare in recessione (nel secondo/terzo trimestre del 2008); la disoccupazione, dopo anni di contrazione, ha ripreso a crescere (nel primo trimestre del 2008). Dati, fatti, non congetture ed opinioni.
Un’esperienza fallimentare.
Risposta ad alfio::
Ciao, Alfio. Non so che pensare. Non so cosa stiano facendo quelli di Fermare il Declino, né quali scelte andranno a prendere.
Il punto, al di là di FiD, è che stiamo messi davvero malissimo. Il centrosinistra vuole ripetere gli stessi errori che già ha fatto. Pur di arrivare a Palazzo Chigi, Bersani è disposto a tutto: anche a riproporre l’Unione. Una vergogna.
In più, questi non hanno intenzione alcuna di ridurre la spesa corrente (lo ha dichiarato Fassina), se non attraverso la spending review e solo per accrescere quella in conto capitale. Il che significa che le tasse, a noi tutti, continueranno a non essere diminuite. Con tutto quello che ne deriverà in termini di contrazione del Pil, visto che la domanda interna seguiterà ad essere stagnante proprio perché la pressione fiscale è ad un livello insostenibile, e di necessità di fare ulteriori manovre correttive di Bilancio per conseguire i risultati di Finanza Pubblica.
Credo che, ancora più che in passato, non siano in grado di affrontare il governo del Paese. Sono un pericolo.
E il dramma è che, nelle prossima legislatura, con i chiari di luna che ci sono, c’è il rischio che non vi sia nemmeno una forza politica a contrastarne l’operato. A me fa terrore, questa ipotesi.
ciao cam,
ho lo stesso timore…che e’ quello che non esistera’ un’opposizione unitaria ma tanti piccoli partiti che penseranno a piazzare i loro uomini…
per tornare a FiD sono davvero sconcertato c’e molto dilettantismo, i 10 scritti cosi non li capisce nessuno…occorre declinarli in concetti semplici… poi c’e la paura di definirsi destra come se essere liberali non voglia dire essere di destra… se uno non sa chi e’ non sa come presentarsi agli altri… non capisco poi questa mania di voler evitare a priori rapporti con tutti i partti e voler fare solo liste civiche… mica tutti i politici attuali sono da buttare… non so… siamo davvero in alto mare.
poi ci sono queste primarie del pdl che se fossero state una cosa seria sarebbero state utili e giannino ci avrebbe pure potuto partecipare.
Risposta ad alfio:
Sì, il rischio (che, poi, è quasi una certezza) è quello: avere 3-4 micro-formazioni di opposizione (escluso il Movimento 5 Stelle) che, per di più, in totale non superano il 20%. Uno scenario da incubo.
Su Fid fai rilievi che condivido e che faccio anch’io dal primo giorno. C’è dilettantismo, da una parte, che porta a sottovalutare il linguaggio ed il marketing; e dall’altra la ritrosia a “schierarsi” o a dirsi parte di un’area definita. D’altra parte, la politica è una scienza (per quanto non esatta), e non contempla l’improvvisazione. L’unica cosa che pare guidare, invece, Giannino & C..
Staremo a vedere.
Se non ho capito male in un’intervista alla tv, ad uno staff dei supporter di Renzi, un militante ha adombrato ‘irregolarità’ nei risultati di sezione dove non è difficile dal di dentro farsi un’idea…..
Risposta ad Edo:
In parecchi, tra i renziani, hanno avanzato questa ipotesi.