L’Imu(rtacci sua) – Secondo episodio
È il 2 marzo 2011; il Cavaliere è al governo. Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, così commenta il nuovo balzello, denominato Imu, contenuto nel berlusconiano decreto sul Federalismo fiscale:
«Dal 2014, così come previsto dal decreto sul federalismo municipale, gli imprenditori proprietari di negozi, uffici, laboratori e capannoni industriali dovranno applicare l’Imu, con il rischio di vedersi aumentare le tasse: in media di 410 euro in più all’anno (…). L’Imu, a partire dal 2014, assorbirà l’Ici e l’Irpef sui redditi fondiari delle seconde case e sostituirà l’Ici sugli immobili strumentali (vale a dire i negozi commerciali, i laboratori artigianali, gli uffici e i capannoni industriali)».
È il 20 novembre 2011; al governo ora c’è Monti. Berlusconi dà il proprio benestare all’introduzione dell’Imu; con questi argomenti:
«È possibile che questo comporti l’introduzione di un’imposta simile all’Ici, da noi già prevista con il federalismo, ma completamente diversa rispetto alla precedente impostazione già nella nostra riforma. Dunque una continuità di linea con il nostro governo, con un probabile anticipo dei tempi rispetto al 2014 che noi avevamo previsto».
È il 16 settembre 2012. Berlusconi viene intervistato da Alessandro Sallusti, e, alla domanda “Qual è il primo punto di programma per un suo futuro governo?”, così risponde:
«Come abbiamo abrogato l’Ici così abrogheremo subito l’Imu».
Oggi, addì 19 dicembre 2012. Berlusconi, tramite Il Giornale, fa sapere che intende abolire l’Imu sulla prima casa reperendo le risorse necessarie soprattutto attraverso un incremento della tassazione su altri beni:
«Secondo i conti fatti dallo staff del Cavaliere, dall’Imu arrivano 3,8 miliardi di euro che potrebbero essere coperti reperendo 1,8 miliardi dalla tassa sui giochi pubblici, un miliardo dall’aumento dell’accisa sui tabacchi lavorati, 241,2 mlioni dall’aumento delle imposte sulla produzione di birra e prodotti alcolici, 500 milioni dal riordino dei trasferimenti alle imprese e 258,8 milioni dalle addizionali sui diritti di imbarco».
Insomma, prima l’ha introdotta, quando governava, con il Federalismo fiscale; poi, col governo Monti, ne ha anticipato l’entrata in vigore (inizialmente prevista per il 2014); adesso propone di abolirla incrementando però a manetta le tasse sulle sigarette, gli alcolici, i diritti di imbarco e i giochi pubblici.
Repetita iuvant. Evidentemente pensa che gli elettori del Pdl siano tutti coglioni.
Lui, non altri.
Che coglione
Comunque qua le cose si mettono male: il PdL è lui; Bersani ha già parlato di tassare i “grandi redditi”, Monti non ne parliamo.
Chi cacchio votiamo se desideriamo che la spesa pubblica diminuisca ? Non abbiamo scelta
Risposta a rokko:
Un’idea ce l’avrei 😉
Sì, e piace anche a me, ma siamo realisti al più prenderà il cinque, forse il sei. Siamo condannati.
A parte la sua schizofrenia pre-elettorale però l’idea di abolire l’imu sulla prima casa reperendo altri fondi attraverso un diverso livello di tassazione non mi sembra cosi,a prima vista, malvagia…
Risposta a Richy:
Trattasi di operazione a somma zero per il contribuente: se fumi e bevi alcolici e giochi al Lotto, pagherai l’equivolente di ciò che oggi sborsi per l’Imu sulla prima casa.
Se la si vuole cancellare, visto che 3,8 miliardi sono spiccioli (la spesa pubblica complessiva ammonta a circa 800 miliardi), si deve reperire la copertura finanziaria mediante tagli alla spesa corrente. Lui, invece, propone di tagliare solo 500 milioni ai fondi destinati ad uso perduto alle grandi aziende – fondi che ammontano, complessivamente, a 36 miliardi.
Risposta a rokko:
Rokko, d’altra parte esiste dal 28 luglio, cinque mesi; non ha quattrini né spazio sui grandi media. I miracoli sono difficili.
Si a somma zero se appunto,come dici, fumi,bevi ecc…
Per altri invece può essere vantaggiosa.
Cmq dicevo solo che come idea si può anche attuare ma le vere misure efficaci da prendere sono ben altre…
Risposta a Richy:
Infatti…
ciao cam, ma per diritti di imbarco si intendono quelli che si pagano nei biglietti di aerei e navi e treni? quindi questo comporterebbe un aumento nei trasporti?
Risposta ad alfio:
Non te lo saprei dire con certezza, ma è probabile. In ogni caso, si tratta di altre tasse che, in un modo o nell’altro, verrebbero pagate dagli utenti finali. Cioè i cittadini.