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La cultura e la competenza al tempo del Movimento 5 Stelle. Il caso di Loretta Napoleoni

L’affermazione elettorale del Movimento 5 Stelle ha portato alla ribalta personaggi straordinari. Macchiette che sembrano uscite dalle pellicole di Quentin Tarantino o del Principe De Curtis.

Si va dal neo parlamentare Paolo Bernini, quello che ha dichiarato «non so se lo sapete, ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno del corpo umano, per registrare, per mettere i soldi. Quindi è un controllo di tutta la popolazione. Quelle persone che se lo fanno iniettare non sanno a cosa vanno incontro», all’autoproclamatosi “scienziato” Raffaele Vanoli, quello che propone «l’urinoterapia» (cioè il bere il proprio piscio) grazie alla quale «puoi curare qualsiasi malattia (…) anche il cancro» oppure «l’ipnocontraccezione. Molti non lo sanno, ma basta l’ipnosi indotta per non ingravidare una donna», e che avversa l’uso dei vaccini in quanto postula che «quando il vaccino viene introdotto nel bambino, questo poi cresce e cerca di trovare una propria personalità, e se questa viene inibita dal mercurio o dalle sostanze vaccinali che si introducono nel cervello diventa gay. Il problema lo sentiremo soprattutto nelle prossime generazioni, perché quando abbiamo un omosessuale che genera una figliolanza questi si porteranno dietro il DNA dell’ammalamento del genitore. Perché l’omosessualità è una malattia, anche se l’OMS ha deciso che non lo è. Chissenefrega! La realtà è che è così. Ogni vaccinazione produce omosessualità, perché impedisce la formazione della personalità. È una microforma di autismo, se vogliamo. Lei vedrà quanti omosessuali ci saranno nelle prossime generazioni, sarà un disastro».

Un’umanità straordinaria, concorderete. E che ricomprende, naturalmente, financo taluni intellettuali (e che intellettuali!). È il caso, ad esempio, di Loretta Napoleoni.

La Nostra è solita qualificarsi come docente di economia presso la Judge Business Schools di Cambridge. Peccato non lo sia: è soltanto visiting lecturer.

Cosa significhi, l’ha spiegato, su Linkiesta, Riccardo Puglisi (uno che, anni orsono, è stato proprio visiting lecturer presso il dipartimento di Scienze Politiche del Mit):

«Le qualifiche accademiche sono una cosa precisa: nel sistema inglese puoi essere “lecturer” e allora vuol dire che stai cercando di ottenere una cattedra (cosiddetta tenure) ma non l’hai ancora ottenuta. In sequenza puoi essere senior lecturer, reader ed infine professor, tutte qualifiche che implicano il fatto di avere ottenuto un posto a vita, cioè la cattedra. Infine, quando sei sufficientemente stagionato e blasonato, emeritus professor. Per Loretta Napoleoni, visiting lecturer è fuori da questo cursus honorum, sorry (…).

Lo ripeto: secondo gli standard accademici internazionali Loretta Napoleoni non può qualificarsi come professore».

Non è una docente universitaria, la Nostra. In primis.

Passiamo, adesso, ad altro. Siccome viene presentata come una grande economista, appuriamo, allora, quanto effettivamente valga: ovvero quante citazioni, da quando ha iniziato ad occuparsi di economia, abbia ottenuto in opere altrui; e quanti lavori, validi ai fini scientifico-accademici e di curriculum vitae, abbia pubblicato. Ecco i risultati:

Un articolo, signori cari. Niente in più di un articolo. Questo, il suo contributo all’analisi economica.

Ora, per avere un’idea di cosa significhi essere un economista con i controfiocchi, verifichiamo, sia pur sommariamente, perché altrimenti faremmo notte, quali e quante opere e citazioni abbia al proprio attivo Francesco Giavazzi (qui menzionato spesso e volentieri). Iniziamo dai Working paper:

54 Working papers. Passiamo, adesso, agli articoli:

30 articoli. Poi può vantare 10 Chapters ed altrettanti libri:

In ultimo, Giavazzi fa parte del 5% dei migliori autori (mondiali) in base ad alcuni parametri. Tra cui le citazioni in opere altrui:

Insomma, secondo criteri rigidamente scientifici, e dunque oggettivi, mentre Francesco Giavazzi è un economista come Dio comanda, Loretta Napoleoni, al contrario, è semplicemente il nulla.

Si dirà. Vabbè, non potrà vantare un curriculum vitae come quello di Giavazzi ma di sicuro sarà preparata e competente, visto che viene spesse volte invitata nei talk-show televisivi, come L’Ultima Parola, ed intervistata sui giornali.

Purtroppo, nemmeno questo si può dire di lei. Basta considerare cosa va dichiarando:

«L’Italia, d’accordo con l’Europa, scelga il “default pilotato” (…). Seguire insomma l’esempio dell’Islanda che ha fatto un default pilotato e volontariamente è uscita dal mercato dei capitali, ha cioè dichiarato il default e si è messa al lavoro per ripianare i debiti».

Ecco. Peccato che l’Islanda non abbia mai fatto alcun default “pilotato” o “selettivo” (che dir si voglia). È un’affermazione completamente destituita di ogni fondamento.

Sempre la Nostra, e sul medesimo argomento:

«Se facesse quello che ha fatto l’Islanda, un’uscita pilotata dall’euro (in verità, l’Islanda non ne ha mai fatto parte, nota di Camelot), succederebbe che l’Italia dovrebbe garantire la metà del debito nazionale che è nelle mani degli italiani e delle banche italiane, cioè 2.850 miliardi di euro».

Secondo la Napoleoni, par di capire, la metà del debito pubblico italiano ammonterebbe a 2.850 miliardi di euro. Quindi, se la matematica non è un’opinione, l’intero nostro debito avrebbe un valore di 5.700 miliardi. Senz’altro.

Un’economista di assoluta competenza, non c’è che dire.

Strano che non le abbiano ancora conferito il Nobel. Strano.



13 Comments on “La cultura e la competenza al tempo del Movimento 5 Stelle. Il caso di Loretta Napoleoni”

  1. Augusto Says:

    Hai centrato il punto.
    Probabilmente tutti gli eletti M5S sono persone “perbene” e animate dalle migliori intenzioni, peró c’é il rischio della “preparazione personale” che, in molti casi, potrebbe fare acqua.

    Sfortunatamente, a mio parere, gli stupidi sono piú pericolosi dei malvagi; gli stupidi fanno danni senza saperlo, i malvagi con logica e sapendolo.
    Quindi, é piú facile far ragionare un malvagio che uno stupido.

    A proposito della Loretta….che dire? mo é bastato vederla e sentirla, tempo fa, in contradditorio con un economista (vero) e ho capito tutto.

  2. camelot Says:

    Risposta ad Augusto:
    Sono d’accordo, Augusto. Tuttavia, nel caso in esame, c’è una cosa che mi irrita particolarmente: il fatto che la Napoleoni (e le sue tesi) abbia spazio, mentre Giavazzi, che è un Dio in terra, non venga cagato nemmeno di striscio. Siccome ha posizioni opposte a quelle della Napoleoni, e per di più liberali, puoi immaginare cosa significhi “oscurarlo” in contesti, come quelli televisivi, che hanno un seguito enorme. Manca, nel “dibattito pubblico”, un punto di vista liberale e non “sfascista”.

  3. Marco Paperini Says:

    Concordo, in linea di principio, col senso del tuo articolo: difficile trovare anche solo il senso del paragone “Loretta Napoleoni – Francesco Giavazzi”.

    Solo una puntualizzazione, necessaria forse perchè mi sento chiamato in causa: leggo, piu o meno alla fine del post “Insomma, secondo criteri rigidamente scientifici, e dunque oggettivi…. ” …..e non sono d’accordo al 100%.
    Il criterio di cui parli NON è scientifico affatto, basti pensare che durante la sua vita A.Einstein abbia scritto “solo” 3 articoli per far capire il senso. Quanto alle citazioni, idem con patate: dipende molto dalla credibilità, da cosa viene trattato etc e dallo scrittore che ti cita.
    Il criterio che citi tu, che effettivamente viene preso in considerazione dal mondo scientifico, viene utilizzato “solo” per stilare una classifica dei revisionatori ante pubblicazione. …e per portare avanti la pseudo-scienza degli ultimi 50 anni che si basa molto piu sul numero piuttosto che sui fatti.
    Ma questo è un ambito diverso…..

  4. camelot Says:

    Risposta a Marco:
    Marco, im ambito scientifico, i criteri riconosciuti validi, in tutto il mondo, e in qualunque branca, sono quelli. Da noi, invece, quei criteri sono carta igienica. Visto che gente come Giavazzi puntualmente snobbata e non invitata nei talk-show politici e le varie Napoleoni, invece, sì. Anche questo significa calpestare il merito.

  5. Marco Paperini Says:

    Camelot, non dobbiamo mica polemizzare per forza in ogni post.
    Rileggiti il mio commento e capirai che non si scostava di molto dalla tua visione.
    Forse ti ha “disturbato” questa divagazione:
    “Il criterio di cui parli NON è scientifico affatto, basti pensare che durante la sua vita A.Einstein abbia scritto “solo” 3 articoli per far capire il senso. Quanto alle citazioni, idem con patate: dipende molto dalla credibilità, da cosa viene trattato etc e dallo scrittore che ti cita.
    Il criterio che citi tu, che effettivamente viene preso in considerazione dal mondo scientifico, viene utilizzato “solo” per stilare una classifica dei revisionatori ante pubblicazione. ”
    Che, dall’interno del mondo scientifico ribadisco in ogni sua singola parola …. esattamente come ribadisco la mia stima assoluta nei confronti di Giavazzi.

  6. camelot Says:

    Risposta a Marco:
    Come credi.

  7. ruys Says:

    aihme anche fossero capaci di camminare sulle acque queste sedicenti persone per bene poi non hanno alcuna preparazione al compito che si sono proposti: ossia i legislatori. il popolino e’ ancora convinto che basti essere per bene o esperti per fare le cose, ma per fare le cose bisogna saperle fare, ed e’ evidente a tutti che pure un governo berlusconi, che le idee le aveva chiare e i voti pure, poi non riusciva a fare le cose per mancanza di personale all’altezza+. o monti, nel governo monti cerano ottime teste, i risultati son stati quello che son stati pero. temo che i m5s non abbiano personale neanche per guidare con successo la sagra del gnocco di teolo.

    + non so se ricordate la trafila legislativa come la racconta berlusconi, faccio una legge poi va al quirinale e li una mischia di professorini corregge e decide se la legge e’ costituzionale. ecco. potevi assumerli tu i professorini e farla buona la legge. ma divago.

  8. camelot Says:

    Risposta a ruys:
    Ciao, Ruys, ben ritrovato. Purtroppo è come dici.

  9. giorgio Says:

    L’autocandidatura al quirinale di Loretta Napoleoni #tuttofinito http://www.huffingtonpost.it/2013/04/12/m5s-intervista-a-loretta-napoleoni_n_3068364.html

  10. camelot Says:

    Risposta a giorgio:
    Una barzelletta.

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