Apr 13
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Era il 6 luglio 2010 e, sul proprio blog, Pippa Grullo si scagliava (anche) contro Stefano Rodotà, additandolo quale esponente della peggior Casta partitocratica:
«Il blog lancia una fatwa collettiva contro tutti i parlamentari che hanno maturato (o stanno maturando in silenzio/assenso) il diritto alla pensione dopo una sola legislatura: “Ogni parlamentare che non rinunci al diritto di percepire la pensione acquisita dopo una sola legislatura sia maledetto”. È una fatwa gentile, infatti è sufficiente rinunciare alla pensione per sfuggire alla maledizione (…).
Leggete questi nomi(*), sono solo un assaggio di chi percepisce un’ottima pensione (lorda) grazie ai contribuenti. Grazie a voi. Luciano Benetton: 3108, Rosa Russo Jervolino: 9947, TIziana Maiolo: 6590, Nicola Mancino: 9947, Pino Rauti: 9387, Alfredo Reichlin: 9947, Stefano Rodotà: 8455 (…)».
Oggi, invece, su Stefano Rodotà dice ben altro:
«Il nostro candidato (per il Quirinale, ndr) sarà Stefano Rodotà, il professor Rodotà. Ha 80 anni, non è mai stato dentro il circuito, c’ho parlato, è un uomo fantastico (…). Siamo felici di presentarlo come nostro candidato ufficiale del Movimento 5 Stelle. Credo che tutti gli iscritti, tutti i deputati (…) siano contenti. Metteremo a posto questo paese con un uomo così».
Quando si dice: la coerenza.
Aggiornamento delle 20.41.
Sempre in tema di coerenza consiglio di visionare questo brevissimo video (si parla dell’abolizione delle Province).