Piemonte, indagato per peculato un consigliere regionale 5 Stelle

1 milione e 400.000 euro. A tanto ammonterebbero le risorse pubbliche indebitamente impiegate da taluni consiglieri regionali piemontesi per scopi non istituzionali. Si va dall’acquisto di borse Hermés e Vuitton a quello di gioielli Cartier; dal rimborso della benzina, utilizzata per partecipare ad una manifestazione contro il Tav, all’acquisto di un vassoio d’argento.

Cinquantadue le persone finite, con l’accusa di peculato, nel mirino degli inquirenti. Tra queste figurano eletti del Popolo della Libertà, del Partito democratico, della Lega ed un esponente del Movimento 5 Stelle. Quest’ultimo, in particolare, avrebbe utilizzato i soldi del contribuente per prendere parte ad una manifestazione in Val di Susa.

L’indagine coinvolge anche il governatore Roberto Cota e l’ex Presidente Mercedes Bresso. Alla quale i Pm, oltre al peculato, contestano anche il reato di finanziamento illecito: avrebbe «messo a rimborso spese anche una fattura della campagna elettorale».

Naturalmente, tutte queste persone sono innocenti fino a prova del contrario e a sentenza definitiva di condanna.

Detto questo, attendiamo che Grillo dimostri coerenza e chieda al Pentacolare coinvolto nell’inchiesta di dimettersi immediatamente dal Consiglio Regionale.



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12 Responses to "Piemonte, indagato per peculato un consigliere regionale 5 Stelle"

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