Giu 13
25
Non passa giorno senza che Grillo, in un modo o nell’altro, con toni seri o scherzosi, non ammicchi al Fascismo. Una volta può passare, due pure. Il punto è che saremo arrivati alla centesima volta e nessuno ne ha ancora censurato il comportamento.
Si può far finta di niente se Grillo emula il Duce attraversando a nuoto lo Stretto di Messina. Un modo per strizzare l’occhio ai nostalgici del Ventennio; ma del tutto inoffensivo, in fondo.
Si può far finta di niente, ancora, se Grillo, con tono ironico ma non per questo meno furfantesco, pronuncia il mussoliniano Italiani! nel corso di un comizio. Poca roba. Anche il Principe De Curtis era solito farlo (anche se nel suo caso era puro scherno).
Il Gran Fruitore di condoni tombali ed edilizi, però, si è spinto ben al di là di questi piccoli e trascurabili gesti, e già da tempo. In un paese normale, dopo le “aperture” e le parole di apprezzamento pronunciate nei confronti dei militanti neofascisti di Casa Pound, chiunque avrebbe invocato contro di lui un “arco costituzionale”. Da noi non è avvenuto. Per non parlare poi di quando, dopo l’elezione di Napolitano al Quirinale, chiamò all’appello i Pentacolari perché scendessero in piazza per una nuova Marcia su Roma. Anche in quel caso (e nonostante le aggressioni che ne scaturirono): silenzio totale.
Oggi, il Nostro è arrivato a scagliarsi fascistissimamente, e per l’ennesima volta, contro i giornalisti nostrani. Che avranno pure tutti i difetti del mondo, nessuno ne dubita, ma, per il mestiere che fanno, rappresentano un baluardo della Democrazia. E per questo andrebbero trattati con un minimo di rispetto. Lui non l’ha fatto nemmeno questa volta («I giornalisti non possono infestare Camera e Senato e muoversi a loro piacimento»).
Come se non bastasse, per far capire loro l’antifona, o fate i bravi o v’aspetta l’olio di ricino, ha ritenuto opportuno pubblicare questa vignetta che ricalca pedissequamente quella celeberrima del Ventennio.
Fino a quando i nostri politici vorranno ancora far finta di niente ed accettare i deliri fascisti che lui e i suoi impunemente pronunciano?
Tu sei antifascista?
«Questo è un problema che non mi compete». «Io, se un ragazzo di CasaPound volesse entrare nel Movimento 5 Stelle, che ha i requisiti per entrarci, ci entra». «Più o meno avete delle idee che sono condivisibili. Alcune magari meno, alcune di più».