Nov 13
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Primarie nei circoli del Pd: Renzi vince, ma 54 iscritti su 100 non hanno votato per lui
Giusto qualche rapida considerazione a caldo.
Nel 2009, come ha ricordato Claudio Cerasa su Twitter, Bersani, tra gli iscritti al partito, riuscì a raccogliere il 55% delle preferenze, contro il 36 portato a casa da Franceschini. Ai gazebo, poi, ottenne il 52% (contro il 33 dello sfidante). La maggioranza assoluta in entrambe le votazioni.
Questa volta, invece, le cose sono andate in maniera sensibilmente diversa, in casa democrat.
Renzi, tra gli iscritti, ha riportato il 46,7% dei voti; Cuperlo, il 38,4; Civati, il 9,2; Pittella, il 5,7. Insomma, 53,3 militanti su 100 non hanno votato per il Sindaco di Firenze; o hanno votato contro di lui (che è lo stesso). Un dato molto rilevante.
Dovesse anche vincere con una percentuale molto consistente, l’8 dicembre, quando si svolgeranno le primarie aperte a tutti, Renzi, nel proprio partito, resterebbe pur sempre in minoranza: un esule in patria. E tutto questo, necessariamente, lo costringerebbe a scendere a patti, anche dal punto di vista programmatico, quello che conta di più, con Cuperlo e Civati.
È difficile immaginare, infatti, che quest’ultimi (assieme a Pittella), avendo ottenuto il 53,3% dei suffragi dei militanti, rinuncino a far valere il proprio peso (maggioritario) e le proprie posizioni di sinistra-sinistra.
Il dato rilevante è questo: Renzi, comunque vada a dicembre, resterà ostaggio della sinistra interna del partito.
Un problema per il Paese, se riuscisse un giorno ad aggiudicarsene la guida.
Ps. Nel 2009 era in corsa anche Ignazio Marino.