Legge elettorale, la truffa di Renzi e Berlusconi: dal Porcellum al Cacarellum

Ieri pareva fossimo ad un passo da una vera e propria rivoluzione copernicana: l’adozione di una legge elettorale a carattere fortemente maggioritario che, in un sol colpo, avrebbe cancellato dalla faccia della Terra diecine di inutili partitini – da Sel al Nuovo Centrodestra, da Scelta Civica ai democristiani di Casini, dai neofascisti guidati da Meloni e La Russa a quelli capeggiati da Matteo Salvini e ai socialisti di Nencini –, e trasformato il nostro sistema politico da bipolarista e coalizionale, ciò che ha prodotto vent’anni di governi caravanserraglieschi ed inconcludenti, a bipartitista. Tutto questo perché sembrava che il Buco con il Nulla Attorno, al secolo Matteo Renzi, ed il Grande Inceronato avessero stretto un accordo sul sistema spagnolo, tra l’altro debitamente corretto (dal professor D’Alimonte) in senso ancor più maggioritario rispetto alla versione originale, onde far venire a vita la Terza Repubblica su basi ben più solide di quelle che avevano caratterizzato la genesi della Seconda, e garantire al Paese un futuro finalmente lontano dagli standard italioti e vicino a quelli dei paesi evoluti e, dunque, liberali e protestanti. In tal modo, due soli partiti, uno a destra ed uno a sinistra, avrebbero potuto contendersi la guida della Nazione; governarla da soli, senza alleati; e non avrebbero avuto più alibi per tutte le riforme che non fossero riusciti a realizzare o le promesse che non avessero mantenuto. Insomma, ieri, in tanti, avevamo riacquistato un minimo di speranza e di entusiasmo.

Stamane, però, è arrivata la doccia fredda: l’accordo raggiunto da Renzi e Berlusconi, in realtà e come direbbero a Lugano, è una cagata pazzesca. Ed una truffa.

Eccone spiegato il perché.

Innanzitutto, la nuova legge elettorale, a quanto riferiscono i giornali (tutti), attribuirebbe i seggi su base nazionale, anziché circoscrizionale; prevedrebbe una soglia di sbarramento al 4-5% (in luogo del 2 oggi previsto dal Porcellum) per i partiti coalizzati e dell’8 per quelli che non lo fossero; un premio di maggioranza del 20% da attribuirsi alla coalizione che riuscisse a raccogliere il 35% dei suffragi; e, last but not least, liste bloccate che, ancorché “corte”, cioè contenenti pochi candidati (4 o 5), non consentirebbero ai cittadini di scegliersi gli eletti, esattamente come avviene oggi col Porcellum (che, però, contempla liste “lunghe”, cioè con molti candidati).

Morale della favola. Con questa legge elettorale, che è stata concepita in modo tale da risultare gradita ad Alfano e ai casinian-montiani così da consentire a Letta di non venire da questi sfiduciato e restare saldamente ancorato a Palazzo Chigi, nel nostro paese non cambierebbe alcunché: continueremmo ad avere governi di coalizione tenuti sotto ricatto da partituncoli di nulla rilevanza; la spesa pubblica difficilmente verrebbe draconianamente tagliata, visto che è lo strumento principale mediante il quale i partituncoli stessi (soprattutto) acquistano il voto degli elettori per garantirsi la sopravvivenza (si legga alla voce: assunzione di 69.000 precari della Pubblica amministrazione ad opera del Ministro Udc D’Alia); le tasse, di conseguenza, non potrebbero essere tagliate (visto che servono a finanziare quella); noi cittadini seguiteremmo a votare persone cooptate dalle segreterie di partito – leccaculo, amanti, yes-men, indagati e poco di buono vari – e a non poterci scegliere gli eletti. Insomma, il Porcellum verrebbe sostituito col Cacarellum.

E questa sarebbe la rivoluzione di Renzi?

Aridatece Andreotti.

Ps. L’impresentabile Stefano Fassina ha dichiarato d’essersi vergognato della presenza del pregiudicato Berlusconi nella sede del Pd. È comprensibile. Lui, d’altra parte, è abituato a farsela solo con i precettori reo confessi di finanziamenti illeciti per il Pci, come D’Alema; mica con gli evasori fiscali, che son brutti ceffi, persone nient’affatto raccomandabili. Ha ragione.



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17 Responses to "Legge elettorale, la truffa di Renzi e Berlusconi: dal Porcellum al Cacarellum"

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