Gen 14
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Il Tar del Lazio, qualche giorno fa, ha sospeso il decreto voluto dal vice ministro dell’Economia, Luigi Casero del Pdl, finalizzato a tassare al 58,5% le sigarette elettroniche.
In uno primo momento si pensava che tale sospensione avrebbe inibito l’entrata in vigore dell’iniquo balzello. Successivamente, invece, i Monopoli hanno chiarito che «il giudice amministrativo ha solo sospeso il nuovo regime autorizzativo previsto per i depositi, ma non l’applicazione del prelievo fiscale, in vigore dal primo gennaio 2014, che resta dovuto nella misura prevista dalla legge nella misura del 58,5%».
Per tale motivo, il mondo degli “svapatori”, consumatori e rivenditori di sigarette elettroniche, ha deciso di scendere in piazza, domenica 26 gennaio a Milano, per protestare contro la illiberale imposta introdotta dal governo Letta-Alfano-Renzi:
«L’obiettivo della manifestazione è quello di difendere il mondo delle sigarette elettroniche e proteggerlo da un decreto ingiusto, incostituzionale, inapplicabile.
I manifestanti rivendicano il diritto costituzionale di avere un’alternativa salutare al fumo, il diritto di poterla scegliere senza dover pagare l’ennesimo balzello e soprattutto chiedono che questo decreto fatto senza cognizione di causa venga abrogato e riformulato dopo aver studiato il settore e tenendo conto delle posizioni della comunità scientifica internazionale che appoggia e supporta sempre più le sigarette elettroniche come alternativa concreta e salutare alle sigarette tradizionali.
La sigaretta elettronica NON è un succedaneo del tabacco: la sigaretta elettronica è una scelta di vita ed un modo per stare meglio e vivere meglio: come tale non solo non può e non deve essere tassata, ma deve essere protetta e incentivata».