La minoranza interna del Pd, al Senato, pronta a far la festa a Renzi

Mezzo partito non lo sopporta e gliel’ha giurata: come ne avrà l’opportunità, lo farà fuori. Ed è quanto potrebbe accadere relativamente a breve.

Il Toscanaccio, mercoledì, forse, riuscirà a mettere a segno un mezzo colpo a proprio favore: se presenterà un vasto piano di sconti fiscali, e per le imprese e per i lavoratori, ed il tutto verrà coperto esclusivamente con tagli di spesa strutturali e credibili, di sicuro potrà avere una più durevole “luna di miele” con gli elettori. Ma è proprio per evitare questo, oltreché per saldare alcuni conti in sospeso, che la minoranza interna si prepara a mettergli i bastoni tra le ruote.

Al Senato, questo raccontano Tommaso Montesano e Fausto Carioti su Libero, Anna Finocchiaro avrebbe già pronto un piano per affondare il veliero renziano. Ma non sul taglio delle tasse, si badi bene, quanto sulla legge elettorale.

D’altro canto, la fascinosa senatrice piddina medita vendetta da tempo: da quando il Giovinastro, per stroncarne l’ascesa al Quirinale, ebbe a ricordare all’opinione pubblica quell’incidente nel quale la Nostra era incorsa tempo prima; quando venne immortalata nel mentre era intenta a far la spesa al supermercato con l’ausilio di un paio di nerboruti agenti della scorta di Stato. Da allora, la sicula pasionaria gauchista non fa altro che pregustare il momento in cui potrà fargliela pagare. E quel giorno, forse, è dietro l’angolo.

Se anche la legge elettorale dovesse superare le Forche Caudine della Camera, e non uscirne pesantemente stravolta, al Senato, invece, le cose cambierebbero e di molto. La Finocchiaro, questo raccontano i giornalisti di Libero, vorrebbe mutar pelle alla legge a tal punto da renderla completamente diversa da quella su cui Berlusconi e Renzi hanno siglato un’intesa.

L’Italicum prevede che la percentuale per far scattare il premio di maggioranza al primo turno sia del 37%, come richiesto dal Cav.? E la Nostra è intenzionata a portarla al 40%: così è certo che Berlusconi s’incazzi e faccia saltare l’accordo con Renzi.

La soglia di sbarramento per accedere al riparto dei seggi è previsto debba essere al 4,5%, sì da evitare che in Parlamento arrivino troppi micro-partiti? E la Nostra è intenzionata a portarla al 4, così da far saltare i nervi al Grande Inceronato ed al Toscanaccio.

Il quale, per quanto si creda poco meno di un Padreterno, e dunque capace di affrontare qualunque asperità con la stessa facilità con cui i supereroi della Marvel abbattono i propri nemici, avendo subodorato la trappola, ed essendo conscio di non avere numeri a sufficienza per poter vincere la pugna a Palazzo Madama, starebbe meditando un mezzo dietrofront: dopo averla approvata alla Camera, la legge elettorale verrebbe messa in naftalina in attesa di tempi migliori.

Se non puoi vincere, insomma, non combattere. Anzi, scappa e a gambe elevate.

Che è quanto Renzi è intenzionato a fare (e, d’altra parte, fa da sempre).



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13 Responses to "La minoranza interna del Pd, al Senato, pronta a far la festa a Renzi"

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