«La destra fa discorsi che dovrebbe fare la sinistra», scriveva nel 1998 Grillo sulla rivista di Alemanno e Storace
Qualche giorno fa, il Gran Fruitore di condoni tombali ed edilizi, Pippa Grullo, ha sentenziato:
Qualche giorno fa, il Gran Fruitore di condoni tombali ed edilizi, Pippa Grullo, ha sentenziato:
I conti non tornano, è proprio il caso di dirlo: secondo i tecnici del Servizio Bilancio del Senato, gli 80 euro di detassazione previsti dal decreto Irpef, nonché il taglio del 10% dell’Irap, hanno coperture incerte, ballerine, se non addirittura a rischio di incostituzionalità. Vediamo perché.
Che fosse pazzo, e nello specifico affetto da disturbo narcisistico della personalità, qui lo si pensava e diceva da tempo. Che lo fosse completamente, al punto da ritenere di poter fare qualunque cosa, anche calpestare, fino ad annichilirla, la libertà individuale, come un satrapo qualsiasi, beh, questo non lo si poteva congetturare: è un incubo […]
Il punto è sempre il medesimo. Non è in gioco solo il destino (politico) di Matteo Renzi, è in gioco il destino del Paese: la sua tenuta democratica. Se il Toscanaccio governa male, sbaglia, mente, prende per i fondelli il popolo, promettendogli cose che poi non gli concede, non sarà solo lui a pagarne le […]
La storia è un po’ lunga (l’hanno raccontata bene sia Filippo Facci, su Libero, che Giovanni Favia); vedrò di riassumerla al massimo.
Gli incapienti sono i poveri veri: coloro che, guadagnando molto poco, fino a 8.000 euro lordi l’anno, non devono versare imposte all’Erario. Il loro numero è noto a tutti: circa 4 milioni di persone (come evidenzia la seguente tabella pubblicata sul sito degli economisti e dei giuristi vicini al Pd, LaVoce.info).
Non c’è alcuna rupture, alcuna discontinuità col passato (tranne in materia di privatizzazioni): la politica economica del governo Renzi, quale traspare dal Documento di Economia e Finanzia licenziato qualche giorno fa dal Consiglio dei Ministri, è perfettamente in linea con quella catto-social-comunista degli ultimi esecutivi capeggiati – in ordine temporale – da Berlusconi, Monti e […]
Beh, a giudicare da come occultano talune notizie – questa e questa, ad esempio –, pare che i giornalisti italici abbiano già questo atteggiamento, nei loro riguardi.