Noi liberisti lo diciamo, inascoltati, dalla notte dei tempi: più il mercato del lavoro è flessibile in uscita (oltreché in entrata), meno le imprese fanno tendenzialmente ricorso al lavoro precario; più esso è rigido, di converso, più le imprese assumono lavoratori con contratti atipici.
I candidati alla segreteria del Pd – Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati e Gianni Pittella – ieri hanno presentato le proprie mozioni congressuali. Nei prossimi giorni proveremo ad analizzarle tutte nel dettaglio. Oggi, invece, in questo mini-post, ci si limiterà a concentrarci su un’asserzione contenuta in quella di Cuperlo. Eccola:
Entro la fine di marzo, il governo dovrebbe presentare un disegno di legge contenente misure per riformare il mercato del lavoro. Due in particolare: innanzitutto il cosiddetto “contratto unico d’inserimento”, che andrebbe a rimpiazzare la stragrande maggioranza dei contratti a tempo determinato oggi in vigore e garantirebbe ai giovani maggiori tutele; ed in secondo luogo, […]