371.400 euro risparmiati su 800 miliardi di spesa pubblica complessiva.
Giusto qualche brevissima, banalissima e frammentaria considerazione a caldo (ché stanotte, per seguire lo spoglio, qui si è andati a nanna tardi). Gli italiani, per la seconda volta, hanno dimostrato d’essere un popolo straordinariamente razionale, checché se ne pensi e dica, e saggio: come alle Politiche del 2013 avevano bocciato, senza appello, tutti i partiti […]
La notizia l’ha data, qualche giorno fa, il quotidiano economico Italia Oggi (ed è stata poi ripresa da Franco Bechis su Libero). Renzi, che aveva giurato che per finanziare il bonus di 80 euro si sarebbe limitato a fare tagli selettivi alla spesa improduttiva, nello specifico: quella per i cosiddetti servizi (o consumi) intermedi, alla […]
I conti non tornano, è proprio il caso di dirlo: secondo i tecnici del Servizio Bilancio del Senato, gli 80 euro di detassazione previsti dal decreto Irpef, nonché il taglio del 10% dell’Irap, hanno coperture incerte, ballerine, se non addirittura a rischio di incostituzionalità. Vediamo perché.
Il punto è sempre il medesimo. Non è in gioco solo il destino (politico) di Matteo Renzi, è in gioco il destino del Paese: la sua tenuta democratica. Se il Toscanaccio governa male, sbaglia, mente, prende per i fondelli il popolo, promettendogli cose che poi non gli concede, non sarà solo lui a pagarne le […]
Gli incapienti sono i poveri veri: coloro che, guadagnando molto poco, fino a 8.000 euro lordi l’anno, non devono versare imposte all’Erario. Il loro numero è noto a tutti: circa 4 milioni di persone (come evidenzia la seguente tabella pubblicata sul sito degli economisti e dei giuristi vicini al Pd, LaVoce.info).
Non c’è alcuna rupture, alcuna discontinuità col passato (tranne in materia di privatizzazioni): la politica economica del governo Renzi, quale traspare dal Documento di Economia e Finanzia licenziato qualche giorno fa dal Consiglio dei Ministri, è perfettamente in linea con quella catto-social-comunista degli ultimi esecutivi capeggiati – in ordine temporale – da Berlusconi, Monti e […]
Se non mettiamo al bando la demagogia ed il populismo, non finiremo male, finiremo peggio. La decisione di introdurre un tetto di 311.000 euro agli stipendi dei manager pubblici è, ad avviso del sottoscritto, e come detto altrove, un errore madornale: il rischio è che il “pubblico” finisca per attrarre solo gli incapaci, peggiorando la […]
Per avere certezze, come detto altrove, bisognerà attendere il 15 aprile: quando verrà redatto il Documento di Economia e Finanza e messo tutto nero su bianco. Fino ad allora, pertanto, è bene prendere con beneficio d’inventario tutte le informazioni in circolazione.
Nel 1994, il signor Massimo D’Alema, come abbiamo già avuto modo di raccontare, fu trascinato in tribunale dal pubblico ministero Alberto Maritati con un’accusa ben precisa: aver percepito, nel 1985, un finanziamento illecito, per il Pci pugliese di cui era segretario regionale, del valore di 20 milioni di lire, dal patron delle Cliniche Riunite di […]