Nel commentare la riforma del lavoro, all’indomani del suo varo da parte del Consiglio dei Ministri, qui si fu lapidari: Se non contenesse alcune modifiche, peraltro minime, all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quella messa a punto dalla giuslavorista gauchista Elsa Fornero non potrebbe ch’essere qualificata come una riforma di estrema sinistra. Siccome le contiene, […]
Se non contenesse alcune modifiche, peraltro minime, all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quella messa a punto dalla giuslavorista gauchista Elsa Fornero non potrebbe ch’essere qualificata come una riforma di estrema sinistra. Siccome le contiene, però, è giusto venga definita altrimenti: una pessima riforma di sinistra. È pessima perché di sinistra. È di sinistra perché […]
PREMESSA La riforma si propone di realizzare un mercato del lavoro dinamico, flessibile e inclusivo, capace di contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione di qualità, ripristinando al contempo la coerenza tra flessibilità del lavoro e istituti assicurativi. Gli interventi prefigurati si propongono di ridistribuire più equamente le tutele dell’impiego, riconducendo nell’alveo di […]
Solo un breve commento perché, per ora, su alcuni punti non sono chiari tutti i contorni della riforma. Senza tanti giri di parole: la riforma del lavoro “sfornata” da Elsa Fornero, spiace dirlo, è, complessivamente, pessima; e, in tema di “flessibilità in entrata”, va nella direzione opposta a quella che sarebbe stato giusto seguire. Le […]