Torniamo ad occuparci della spesa per consumi intermedi, quella sostenuta dallo stato e da qualunque altro ente pubblico per l’acquisto, ad esempio, di risme di carta, penne, matite, ma anche siringhe ed ovatta. Questa volta, però, lo facciamo partendo da una vicenda penalmente rilevante.
Ce ne siamo occupati, un paio di settimane fa, in un post dal titolo: Se lo stato spendesse il giusto per acquistare matite e risme di carta, il contribuente risparmierebbe 30 miliardi l’anno.
Ne abbiamo parlato più e più volte (anche di recente). Nel Bilancio dello stato c’è una voce che, più di tutte, include sperperi e ruberie immani: la spesa per consumi intermedi. Ovvero quella che riguarda l’acquisto di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione: penne, risme di carta, stampanti, cartucce, sedie, scrivanie, matite e […]
Cambia il governo ma non la musica. E si inizia ad averne davvero le palle piene. Il neo ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ieri ha detto che, per scongiurare l’incremento (dal 21 al 22%) dell’aliquota ordinaria Iva e per abolire l’Imu sulla prima casa, occorrerebbe tagliare di 8 miliardi la spesa pubblica; il che, a suo […]